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La scommessa di Bernanke: evitato un nuovo 1929

16 Marzo 2009 09:38

Gli sforzi congiunti e concentrati delle autorità hanno scongiurato una nuova Grande Depressione. Per la prima volta dall’inizio della crisi il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, si è espresso in termini tanto ottimistici sullo stato e sull’evoluzione della congiuntura economica negli Stati Uniti, tanto da escludere apertamente che ci si trovi nel mezzo di un altro 1929. Anzi, nel corso della sua prima intervista televisiva, andata in onda ieri sera sul canale Cbs, Bernanke ha chiarito che la recessione finirà probabilmente già nel 2009, con segnali di ripresa  che si inizieranno ad avvertire nel 2010.

 

Fondamentale in questo senso la tenuta del comparto bancario. Bernanke ha confermato lo stato di solvibilità delle maggiori banche, chiarendo di non aspettarsi che nessuna di queste fallirà. Un’altra novità è stata la netta presa di posizione a favore dell’intervento statale in caso di crisi di un colosso finanziario: “Il caso Lehman – ha detto Bernanke – ha dimostrato che non è possibile lasciar fallire un’istituzione finanziaria di rilievo nel mezzo di una crisi”

 

Bernanke ha infine rassicurato circa la sicurezza e l’affidabilità degli investimenti in titoli del Tesoro Usa. Le affermazioni seguono a una settimana di distanza le e preoccupazioni espresse dal primo ministro cinese in merito alla forte esposizione della Cina in Treasury Usa.

 

L’unico allarme rinvigorito dal numero uno della Fed ha riguardato il tasso di disoccupazione, attualmente all’8,1% negli Stati Uniti, che secondo Bernanke è destinato a salire ulteriormente.