Sanità digitale: nel 2021 vale quasi 1,7 mld in Italia. Da pandemia sponda a diffusione fascicolo sanitario elettronico

Cresce nel 2021 la spesa per la sanità digitale in Italia. Il dato ha registrato un aumento del 12,5% rispetto al 2020, toccando quota 1,69 miliardi di euro, pari all’1,3% della spesa sanitaria pubblica. Una crescita superiore a quella degli ultimi anni, ma non ancora sufficiente a imprimere il “cambio di marcia” necessario a colmare il ritardo accumulato. L'attesa trasformazione digitale potrebbe arrivare grazie agli investimenti previsti dal PNRR, che dedica a riforme e investimenti nel settore Salute l’intera Missione 6, con ben 15,63 miliardi di euro di risorse. È quanto emerge dai risultati della ricerca dell’osservatorio sanità digitale della School of Management del Politecnico di Milano, presentati oggi nel corso del convegno “Sanità Digitale: ora serve un cambio di marcia!”.
Il rapporto mette in evidenza alcune tendenze, tra cui il fatto che la pandemia ha influito sulla conoscenza e sull’utilizzo del fascicolo sanitario elettronico, spinto dalla necessità di scaricare green pass, referti dei tamponi e certificati vaccinali. Dalla rilevazione svolta in collaborazione con Doxapharma, emerge che il 55% dei cittadini ne ha sentito parlare almeno una volta e il 33% lo ha già utilizzato.
“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sta giocando, anche nel settore sanitario, un ruolo rilevante per il rilancio del nostro Paese – afferma Mariano Corso, responsabile scientifico dell’osservatorio sanità digitale -. In particolare, il potenziamento della sanità territoriale, anche grazie allo sviluppo di servizi di Telemedicina, e la raccolta e valorizzazione dei dati in Sanità, in particolare attraverso la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico, rappresentano alcune delle principali sfide per i prossimi anni. Il PNRR rappresenta un’occasione epocale di rilancio perché assegna al settore della Sanità 15,63 miliardi di euro con investimenti sostanziali sulla digitalizzazione".
Il rapporto mette in evidenza alcune tendenze, tra cui il fatto che la pandemia ha influito sulla conoscenza e sull’utilizzo del fascicolo sanitario elettronico, spinto dalla necessità di scaricare green pass, referti dei tamponi e certificati vaccinali. Dalla rilevazione svolta in collaborazione con Doxapharma, emerge che il 55% dei cittadini ne ha sentito parlare almeno una volta e il 33% lo ha già utilizzato.
“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sta giocando, anche nel settore sanitario, un ruolo rilevante per il rilancio del nostro Paese – afferma Mariano Corso, responsabile scientifico dell’osservatorio sanità digitale -. In particolare, il potenziamento della sanità territoriale, anche grazie allo sviluppo di servizi di Telemedicina, e la raccolta e valorizzazione dei dati in Sanità, in particolare attraverso la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico, rappresentano alcune delle principali sfide per i prossimi anni. Il PNRR rappresenta un’occasione epocale di rilancio perché assegna al settore della Sanità 15,63 miliardi di euro con investimenti sostanziali sulla digitalizzazione".