Notizie Notizie Italia Salvini attacca Draghi su irreversibilità dell’euro e sfida l’Ue su tasse. Non escluso asse centrodestra-Pd

Salvini attacca Draghi su irreversibilità dell’euro e sfida l’Ue su tasse. Non escluso asse centrodestra-Pd

9 Marzo 2018 17:20

Matteo Salvini torna all’attacco sull’euro e annuncia una proposta sul taglio delle tasse che la Lega vuole presentare entro aprile. Il leader della lega oggi ha detto che “parla con tutti” affermando come l’unica via sia un governo politico altrimenti si ritorni alle urne. Su Mario Draghi, che ieri ha riaffermato l’irreversibilità dell’euro, Salvini ha risposto che “di irreversibile c’è solo la morte. Altre cose irreversibili non ne conosco. Se questa moneta non funziona si può mettere in discussione“.

Affondo sulle tasse

La Lega sta lavorando a una proposta sul taglio delle tasse: “Leggo che Bruxelles vuole nuove tasse, noi presenteremo una manovra alternativa fondata sul contrario: meno tasse.  A Bruxelles saranno contenti perché tutti sono contenti se l’Italia cresce”, ha detto Salvini che boccia in maniera secca il reddito di cittadinanza proposto dal M5S. Sul tema alleanze il leader della Lega ha affermato a margine dell’Assemblea dei parlamentari del Carroccio che non guarda a maggioranze politiche con il Pd alleato del centrodestra. “Spero che il Pd sia a disposizione per dare una via d’uscita al Paese, a prescindere da chi uscirà dalle primarie”, ha aggiunto Salvini.

 

Approvazione del DEF 2018 e possibili convergenze politiche

Il Pd risulta al centro dell’attenzione politica e dei mercati poichè rappresenta il possibile ago della bilancia per arrivare a una maggioranza di governo, con il M5S oppure con il centrodestra. Di Maio, leader del M5S, ha escluso l’esistenza di una preferenza verso un’alleanza con il Pd, ma secondo funzionari del Movimento citati da Bloomberg l’intento sarebbe quello di trovare un’intesa con il Pd su alcuni ministeri in modo da ottenere il sostegno necessario per governare. In seconda battuta Di Maio potrebbe andare a cercare un accordo con la Lega di Matteo Salvini (che al momento esclude un governo con i grillini). Un questo secondo scenario – decisamente meno gradito ai mercati che vedono la Lega come una forza poco affidabile a livello di governo – l’intesa poggerebbe su tasse più basse, revisione dei trattati dell’Unione europea e la revisione della Convenzione di Dublino sulle richieste di asilo.

Il Movimento 5 Stelle, risultato primo partito alle elezioni del 4 marzo e conquistando 265 seggi alla Camera, guarda con estrema attenzione ai prossimi passaggi istituzionali, ossia scelta dei presidenti di Camera e Senato e approvazione del Def 2018. “Vogliamo agire da subito. Entro il 10 aprile deve essere presentato il Def che dovrà essere approvato a maggioranza assoluta del Parlamento, quindi il Movimento sarà determinante. Sarà l’occasione per trovare le convergenze sui temi con le altre forze politiche”, ha detto Di Maio al Corriere, smentendo che il Pd sia la prima scelta del movimento per un accordo di governo.