News Notizie Italia Salone Risparmio 2016: risparmio e imprese, l’unione appare vicina. Governo e Consob a confronto

Salone Risparmio 2016: risparmio e imprese, l’unione appare vicina. Governo e Consob a confronto

Pubblicato 7 Aprile 2016 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:44
Risparmio e imprese tra i temi in primo piano nella seconda giornata del Salone del Risparmio 2016, la manifestazione dedicata alla gestione del risparmio che ha preso il via ieri a Milano. "La necessità di un finanziamento alle Pmi italiane alternativo a quello bancario è nei progetti del ministero dell'Economia. A dirlo Fabrizio Pagani, capo della Segreteria tecnica del Mef, intervenuto oggi al Salone alla conferenza "Il finanziamento delle piccole e medie imprese da parte dei fondi comuni: mission (im)possible?".

"Bisogna trovare canali efficaci e semplici affinché il risparmio privato confluisca sulle medie imprese italiane", ha dichiarato Pagani sottolineando come siano necessarie ulteriori misure. "Con il nuovo decreto per la crescita dobbiamo guardare cosa fa e cosa può fare il risparmiatore, sia retail, sia istituzionale, sia fondo comune, sia alternativo". Il tema è centrale ma, secondo Pagani sono necessarie nuove misure, una su tutte il decreto per la crescita. "Dobbiamo individuare canali efficaci e semplici, affinché il risparmio privato confluisca sulle medie imprese italiane - conclude Pagani - stiamo lavorando per individuare la soluzione più adatta".

Per Giuseppe Vegas, presidente Consob, è necessario un humus regolatorio più attento alle piccole e medie imprese e la contingenza attuale sembra essere quella giusta. "Il finanziamento alle imprese attraverso il mercato - ha dichiarato Vegas concludendo la tavola rotonda - non è più un'opzione ma una necessità: ci troviamo oggi nella congiuntura storica ideale per saldare i due lati della moneta: risparmio e imprese e il sistema dei fondi comuni assume un ruolo importante per indirizzare queste risorse verso l'economia reale. A imprenditori e gestori non resta che fare tre cose: lavorare, lavorare, lavorare".