Ryanair, l’AD O’Leary tuona contro lockdown nel Regno Unito: ‘un fallimento’
Michael O'Leary, l'amministratore delegato di Ryanair noto per le sue uscite, si scaglia contro il lockdown nel Regno Unito annunciato dal premier britannico Boris Johnson:
"La stessa OMS (Organizzazione mondiale della sanità) ha confermato che i lockdown dovrebbero essere l'ultima opzione. I lockdown sono di fatto un fallimento".
E ancora:
"se avessimo avuto le risorse per fare test (sul coronavirus-COVID-19) più aggressivi e più tracciamenti, come aveva promesso Boris Johnson con l'iniziativa test e tracciamenti, avremmo potuto evitare un secondo lockdown", ha tuonato l'AD.
Considerando le recenti restrizioni-lockdown che sono state lanciate in tutta Europa, O'Leary - che ha parlato in un'intervista rilasciata alla Cnbc - ha detto di prevedere che "la capacità intra-europea dei voli aerei rimarrà modesta nell'arco dei prossimi anni".
Certo, "ci sarà una quantità core di viaggi essenziali che si presenterà questo inverno, ma stiamo parlando di una cifra che è inferiore a un terzo rispetto ai numeri di situazioni di normalità".
Riguardo a Ryanair, i primi sei mesi del 2020 hanno messo in evidenza una perdita netta di 197 milioni di euro, rispetto agli utili per 1,15 miliardi di euro del primo semestre del 2019; i costi operativi sono scesi del 67% su base annua, a 1,35 miliardi. Il fattore di carico si è attestato al 72% rispetto al 96% dell'anno scorso. E i titoli Ryanair hanno perso circa il 19% dall'inizio dell'anno.
"La stessa OMS (Organizzazione mondiale della sanità) ha confermato che i lockdown dovrebbero essere l'ultima opzione. I lockdown sono di fatto un fallimento".
E ancora:
"se avessimo avuto le risorse per fare test (sul coronavirus-COVID-19) più aggressivi e più tracciamenti, come aveva promesso Boris Johnson con l'iniziativa test e tracciamenti, avremmo potuto evitare un secondo lockdown", ha tuonato l'AD.
Considerando le recenti restrizioni-lockdown che sono state lanciate in tutta Europa, O'Leary - che ha parlato in un'intervista rilasciata alla Cnbc - ha detto di prevedere che "la capacità intra-europea dei voli aerei rimarrà modesta nell'arco dei prossimi anni".
Certo, "ci sarà una quantità core di viaggi essenziali che si presenterà questo inverno, ma stiamo parlando di una cifra che è inferiore a un terzo rispetto ai numeri di situazioni di normalità".
Riguardo a Ryanair, i primi sei mesi del 2020 hanno messo in evidenza una perdita netta di 197 milioni di euro, rispetto agli utili per 1,15 miliardi di euro del primo semestre del 2019; i costi operativi sono scesi del 67% su base annua, a 1,35 miliardi. Il fattore di carico si è attestato al 72% rispetto al 96% dell'anno scorso. E i titoli Ryanair hanno perso circa il 19% dall'inizio dell'anno.