La ruota di Piazza Affari punta su Lottomatica: a ottobre è salita la febbre del Lotto
Lottomatica in evidenza a Piazza Affari. I titoli della società attiva nel business del gioco e delle scommesse stanno registrando un progresso del 2,54% attestandosi a 10,50 euro. Le Lottomatica beneficiano dei dati diffusi ieri da Aams secondo i quali la raccolta complessiva dei giochi nei primi dieci mesi del 2010 ha sfiorato i 50 miliardi di euro, con una crescita del 12% rispetto all’analogo periodo del 2009.
La raccolta dei giochi a ottobre torna ad accelerare trainata da slot, lotto e gratta&vinci, segnalano gli analisti di Equita confermando il buy su Lottomatica con target a 15,3 euro. “La sorpresa più grande è stato il Lotto, che ha raccolto 496 milioni, il più 9,5% su base annua ribaltando il calo a doppia cifra registrato da inizio anno. Bene anche il Gratta&Vinci, a 795 milioni, +7% rispetto a un anno fa”, segnalano gli esperti di Intermonte, che riconfermano outperform su Lottomatica con target a 15 euro.
“Le gaming machines segnano un nuovo record con una raccolta pari a 2,830 milioni, (+34% YoY) anche grazie al contributo delle videolotteries per 116 milioni. Questo dato, considerando che solo poche VLTs sono state attivate, è sicuramente molto incoraggiante – concludono . Complessivamente si è trattato di un ottobre molto positivo per Lottomatica”.
Torna quindi il sereno tra il titolo Lottomatica e il mercato. Qualche giorno fa il gruppo ha affrontato il test dei conti e l’azione aveva imboccato la strada dei ribassi. Lottomatica ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto pari a 51,1 milioni di euro, in calo del 52,3% rispetto ai 107,2 milioni dello stesso periodo del 2009. I ricavi, per contro, sono stati pari a 1.671,4 milioni (+5% rispetto al 2009). Nel terzo trimestre dell’esercizio la musica non è cambiata: Lottomatica ha chiuso il quarter in rosso.
La società ha, infatti, registrato una perdita di 13,2 milioni, rispetto all’utile netto di 13,2 milioni segnato nello stesso periodo dello scorso anno. L’utile operativo è cresciuto del 33% a 111,6 milioni, con un margine operativo lordo in rialzo del 20,4% a 199,7 milioni e i ricavi saliti dell’11,9% a 552,2 milioni. La prova dei conti è stata sfruttata dal cda del gruppo per approvare un piano di rifinanziamento e per ufficializzare la cessione a Unicredit del 12,5% del Gratta & Vinci. Indicazioni che non erano state molto gradite, anche se c’è chi oggi osserva che la reazione è stata probabilmente esagerata.