Royal Dutch Shell e PetroChina mettono le mani su Arrow Energy
Affare fatto. Il gruppo petrolifero, Royal Dutch Shell, e il colosso energetico cinese, PetroChina, hanno raggiunto l’accordo in base al quale acquisiranno Arrow Energy, dopo aver rivisto al rialzo la loro offerta a quota 3,5 miliardi di dollari australiani. Con questa operazione i due colossi petroliferi suggellano il loro ingresso nella ricca industria del gas australiano.
Nel dettaglio Shell e PetroChina pagheranno 4,70 dollari australiani cash per ogni azione Arrow. Il prezzo è stato alzato dalla precedente proposta che prevedeva 4,45 dollari australiani ad azione. Si tratta del 35 per cento in più rispetto alla prima proposta presentata lo scorso 8 marzo. Per gli analisti l’operazione è molto interessante per Shell. Tanto che alcuni di loro ipotizzavano addirittura la chiusura del deal su un’offerta da 5 dollari ad azione.
Al di là di quelle che sono state le ipotesi di scuola, la nuova offerta è arrivata dopo due settimane di colloqui, seguiti a un primo tentativo il cui prezzo è stato considerato troppo basso. Adesso manca solo l’ultimo tassello: l’acquisizione ha, infatti, bisogno dell’approvazione del Foreign Investment Review Board australiano, che effettuerà un’analisi attenta, dopo aver anticipato che vuole bloccare al 15% le partecipazioni di società pubbliche nelle principali azienda australiane del settore materie prime.
E in effetti questo deal profuma di soldi: permetterà a Shell e a PetroChina di poter fare affidamento su importanti forniture di carburante, che emettono emissioni più pulite del petrolio e del carbone dal momento che sono sempre più paesi stanno cercando di ridurre le emissioni per frenare la piaga del surriscaldamento globale mondiale.