Banche in evidenza dopo le indicazioni di Lloyd’s, le italiane alle prese con i conti
Banche su di giri nelle piazze del Vecchio continente dopo che la britannica Lloyd’s ha snocciolato previsioni incoraggianti per il 2010 alimentando il buonumore per una ripresa economica e allentando le tensioni sul fronte Grecia. A Piazza Affari poi sale sempre più l’attesa per i conti di Intesa Sanpaolo e Ubi Banche.
La prospettiva di un ritorno all’utile già quest’anno mette di buon umore sul listino londinese Lloyds Banking, che conquista la vetta del Ftse100. Questa mattina il maggior istituto di mutui ipotecari del Regno Unito, ha annunciato stamattina di aspettarsi un ritorno all’utile nel 2010 grazie ai forti guadagni realizzati nelle prime dieci settimane dell’anno. “Il gruppo prevede che tornerà ad essere profittevole grazie alla sua combinazione di attività nel 2010”, si legge nel comunicato diramato oggi. I numeri nel dettaglio verranno svelati solo il prossimo 27 aprile.
Le stime positive fornite dal gruppo inglese mettono le ali all’intero settore del credito a livello europeo: l’Eurostoox 600 è tra i migliori comparti industriali, registrando un progresso intorno all’1%. A brillare sono appunto Lloyd’s, che vola sulla City di quasi 9 punti percentuali. La segue Royal Bank of Scotland, che balza del 5,5%. Toniche anche le banche tricolori. Intesa e Ubi banca sono le migliori del paniere Ftse Mib segnando un progresso vicino al 2%. Entrambe riuniranno oggi i rispetti cda per l’approvazione dei conti, che verranno poi comunicati al mercato (oggi quelli di Sanpaolo, domani mattina quelli di Ubi Banca).
Il valzer delle trimestrali bancarie italiane è ufficialmente partito lo scorso mercoledì con i conti di Unicredit e a qualche giorno di distanza gli analisti di Banca Imi svelano le loro prime impressioni e previsioni in attesa che vengano comunicati i numeri degli altri big del settore (oggi Intesa, domani Ubi, Bpm lo farà il 23 marzo e Mps il prossimo 26 marzo). “Ci aspettiamo che il quarto trimestre del 2009 sarà abbastanza debole per gli istituti italiani che sono sotto la nostra copertura”, dichiarano gli esperti nella nota odierna. Le stime del broker vedono il net interest income in calo, a causa della riduzione dei tassi di interesse di breve termine e volumi stagnanti, e un trading income in decisa flessione per via della turbolenza sui mercati finanziari scatenatasi con la crisi della Grecia e di Dubai. Solo il commission income è visto in rialzo, mentre la qualità degli asset dovrebbe rimanere l’elemento chiave del bilancio.
Per quanto riguarda la remunerazione degli azionisti, “le banche distribuiranno dividendi cash limitati, seguendo le indicazioni della Banca d’Italia di ridurre i pagamenti per rafforzare la struttura di capitale”, prevedono quelli di Banca Imi. L’unica eccezione dovrebbe esser Ubi, che potrebbe distribuire un dividendo di 0,30 euro.