Robinhood sprofonda a Wall Street, svanisce l’effetto dogecoin e i ricavi crollano. Titolo -50% dai fasti post IPO
Consistente ridimensionamento dei ricavi per l’app di trading azionario Robinhood abbinato a una perdita consistente nel 3° trimestre dell’anno. La società guidata da Vlad Tenev ha avvisato che, escludendo qualsiasi cambiamento nel contesto di mercato, i venti contrari che hanno trascinato verso il basso i ricavi, come la minore attività di trading retail, persisteranno fino alla fine dell’anno.
Le azioni Robinhood sono crollate nel trading after-hour e oggi in pre apertura segnano oltre -10% in area 35 $, livello praticamente dimezzato rispetto ai picchi a oltre 70$ toccati nei giorni successivi all’IPO il 4 agosto scorso.
Sboom dei ricavi
I ricavi netti sono stati di 365 milioni di dollari nei tre mesi da luglio a settembre, ben sotto le stime di consensus raccolte da di Refinitiv che erano di 431,5 milioni di dollari e anche inferiori a quelli del 2° trimestre 2021 (565 mln $). I ricavi risultano comunque in aumento del 35% anno su anno.
La perdita netta di 1,32 miliardi di dollari, o 2,06 dollari per azione, è stata sostanzialmente in linea con le attese (1,37 dollari per azione).
Svanisce l’effetto cripto meme
A mancare è stato il sostegno del trading di criptovalute che nel secondo trimestre aveva fatto da traino alle entrate. I ricavi basati sulle transazioni del terzo trimestre sono stati pari a $ 267 milioni, con solo 51 milioni provenienti dal trading di criptovalute rispetto ai 233 milioni nel secondo trimestre, aiutati dall’interesse per il dogecoin. “Il secondo trimestre è stato una specie di uno di quegli eventi di mercato idiosincratici in cui c’è un enorme interesse specifico per il doge”, ha rimarcato Jason Warnick, CFO di Robinhood.
Il trading di opzioni ha contribuito con $ 164 milioni e il trading di azioni ha aggiunto $ 50 milioni alle entrate basate sulle transazioni. Le entrate medie per utente sono diminuite del 36% a $ 65 anno su anno da $ 102.
