Robinhood, è arrivato il giorno del debutto a Wall Street. Tutti i dettagli della discussa IPO dell’App di trading
Approda oggi a Wall Street l’app che mira a democratizzare il trading, Robinhood, fondata nel 2013 da Vladimir Tenev e Baiju Bhatt e che oggi conta 17,7 milioni di utenti attivi del primo servizio di trading a zero spese.
Valutazione a 32 miliardi di dollari
L’azione con simbolo “Hood” avrà un prezzo iniziale di 38$, nella parte più bassa del range compreso tra 38 e 42 dollari per azione, valutando la società a quasi 32 miliardi di dollari. Il 35% delle 55 milioni di azioni previste nell’offerta pubblica iniziale saranno riservati agli utenti della stessa applicazione. La scelta di Robinhood di destinare una così larga parte dell’offerta ai piccoli risparmiatori è stata giustificata con la volontà di ridurre il ruolo degli attori istituzionali e di “democratizzare” maggiormente il processo di quotazione.
Robinhood è diventata una porta d’accesso centrale ai mercati per gli investitori giovani e alle prime armi. L’app, che offre trading di azioni, criptovalute e opzioni, così come conti di gestione della liquidità, ha sperimentato livelli di trading record durante la pandemia e nel bel mezzo della mania delle azioni meme scoppiata a inizio del 2021.
Robinhood stima di avere 22,5 milioni di conti finanziati (quelli legati a un conto bancario) a partire dal secondo trimestre, una stima in aumento rispetto ai 18 milioni del primo trimestre del 2021.
Nel suo prospetto aggiornato, Robinhood ha stimato entrate per il secondo trimestre da 546 milioni di dollari a 574 milioni di dollari, contro i 244 milioni di dollari del secondo trimestre del 2020. Le entrate sono balzate del 309% nel primo trimestre a 522 milioni di dollari da 128 milioni di dollari dell’anno precedente. Tuttavia, Robinhood si aspetta di oscillare verso una perdita netta di 487 milioni di dollari a 537 milioni di dollari nel secondo trimestre dopo aver girato un profitto nello stesso trimestre dello scorso anno.
Il trading di opzioni rappresenta circa il 38% delle entrate, mentre le azioni e le criptovalute rappresentano rispettivamente il 25% e il 17% delle entrate.
Dopo Robinhood, diversi altri nomi della finanza tradizionale si sono gettati nel campo del trading a zero commissioni, inclusi Charles Schwab e Morgan Stanley.