Rivoluzione a metà per eBay
Qualche giorno fa, il 5 febbraio, eBay ha comunicato diversi cambiamenti pensati per proteggere gli acquirenti da ogni possibile esperienza negativa e volti a premiare i venditori migliori. “Nell’ottica di rendere eBay una piattaforma sempre più sicura, saranno apportati cambiamenti in quattro aree fondamentali: il sistema di feedback, i programmi di protezione acquirenti, i metodi di pagamento e la visualizzazione degli oggetti proposti dai venditori più affidabili”, si leggeva in una nota Gioia Manetti Castellani, responsabile regolamento e sicurezza e programmi utenti eBay.it.
Una delle novità che ha suscitato le critiche maggiori è stata quella relativa al sistema di feedback, uno degli strumenti che ha decretato nel corso degli anni il successo del sito di commercio elettronico più cliccato a livello mondiale. In dettaglio, per quanto riguarda i feedback, le nuove regole prevedono che solo gli acquirenti potranno lasciare, oltre a quelli positivi, giudizi neutri o negativi; ai venditori saranno rimossi i commenti negativi dati da utenti sospesi o ammoniti per mancato pagamento; i voti lasciati da uno stesso compratore saranno conteggiati nel punteggio complessivo di feedback, purché non rilasciati nel corso della stessa settimana; e la percentuale di feedback positivi sarà calcolata sulle transazioni degli ultimi 12 mesi, anziché sull’intera storia dell’utente.
La notizia ha scatenato la stampa, e soprattutto i venditori che hanno dichirato di avere uno strumento in meno per difendersi. Prima di dare ufficialmente l’addio ai feedback, come hanno già fatto in tanti, abbiamo deciso di fare chiarezza sulla questione, intervistando Andrea Polo, responsabile della comunicazione di eBay Italia. “Rivoluzione? Parlerei piuttosto di evoluzione -spiega Polo – la nostra idea non è certo di stravolgere la situazione precedente, sarebbe solo controproducente per noi. Il nostro intento è di continuare a percorrere la strada fatta fino a questo momento, cercando di migliorare l’esperienza complessiva degli utenti”.
I cambiamenti ci saranno, questo è certo. Ma queste novità equivalgono a un ripensamento radicale del principio su cui si basano le transizioni? Secondo il responsabile di eBay il nodo principale è capire il perché tali novità sono state volute e attuate. “Non vogliamo sconvolgere il nostro modo di lavorare, ma dati alla mano abbiamo riscontrato che il feedback non veniva utilizzato come strumento di trasparenza, bensì in molti casi diventava una sorta di ‘ricatto’ o ‘ripicca’ da parte del venditore – racconta Polo – e per bilanciare questa situazione abbiamo deciso di differenziare in maniera netta i venditori affidabili da quelli meno affidabili”.
Molto rumore per nulla? Solo il tempo ce lo potrà dire. Il 20 febbraio saranno implementati alcuni dei cambiamenti, poi completati a maggio. Solo dopo qualche mese di rodaggio potremo stabilire se l’evoluzione o la rivoluzione è stata compiuta per eBay.