Risultati trimestrali migliori delle stime per Intesa, il titolo vola in testa all’S&P/Mib

Intesa Sanpaolo ha registrato nel secondo trimestre un utile netto consolidato di 1,357 miliardi di euro, contro gli 1,320 miliardi dell’analogo periodo 2007 e gli 1,748 miliardi dei primi tre mesi del 2008 (che includevano plusvalenze nette da cessioni per circa 950 milioni, rispetto a quelle pari a meno di 1/3 nel secondo trimestre 2008).

 

Il dato, leggermente superiore alle attese di consensus poste a 1,35 miliardi, ha determinato una ulteriore estensione dei rialzi di giornata dei titoli della banca milanese. In coincidenza con la diffusione dei risultati l’azione è schizzata in testa al listino milanese, salendo a 3,59 euro un progresso pari al 4,79%. Sostenuti gli scambi, con i volumi che hanno già superato i 37 milioni di pezzi contro i 68 milioni di pezzi mediamente scambiati nelle ultime 30 sedute di Borsa.

 

Con i risultati del trimestre chiuso al 30 giugno l’utile netto consolidato del primo semestre sale a 3,105 miliardi di euro, rispetto ai 5,286 miliardi del primo semestre 2007. Un dato che però crescerebbe del 22,4% se nel confronto si escludessero le principali componenti non ricorrenti e il risultato dell’attività di negoziazione.

 

A fine giugno il gruppo ha un’esposizione netta al rischio verso prodotti strutturati di credito con sottostanti attività US Subprime negativa – per 14 milioni di euro. Il dato risulta da un’esposizione per 33 milioni e da una copertura per 47 milioni. Come già reso noto in occasione della diffusione dei risultati 2007 e del primo trimestre 2008, il gruppo ha specificato che “l’esposizione alla crisi dei mutui americani subprime è solo indiretta, tramite prodotti strutturati di credito”.