Risparmi: gli italiani preferiscono la consulenza professionale
Negli ultimi cinque anni la consulenza professionale ha esercitato un ruolo decisivo in Italia nel proteggere il risparmio messo a rischio dalla crisi recessiva. Di fronte a un’elevata incertezza sulle prospettive dell’economia e dei mercati finanziari, nel Belpaese si preferisce ricevere informazioni e consigli d’investimento da figure professionali. È quanto emerge dall’indagine Schroders Global Investment Trends Report, che ha intervistato in 20 Paesi di Europa, Asia e Stati Uniti 14.800 investitori (mille in Italia) intenzionati a investire almeno 10.000 Euro nei prossimi dodici mesi. Dall’inizio della crisi nel 2008, il supporto fornito dal proprio consulente finanziario (promotore, private banker o consulente indipendente) è ritenuto importante o molto importante dal 64% degli intervistati. Tale centralità è confermata dall’orientamento sulle scelte d’investimento che saranno effettuate nel corso dell’anno: il 42% del campione italiano dichiara che, prima di decidere, consulterà un professionista (in particolare, il 20% si rivolgerà a un consulente finanziario, il 17% consulterà la propria banca, il 5% interpellerà un dottore commercialista o una figura professionale assimilabile). Tra le altre fonti utilizzate per decidere che cosa fare dei propri risparmi un ruolo di particolare importanza è esercitato dai siti d’informazione finanziaria (21%). Sempre ascoltati familiari e amici (12%) mentre i media (6%) esercitano una minore influenza. Prevale la prudenza di fronte a uno scenario incerto e instabile dei mercati, con gli investitori italiani che antepongono la protezione alla crescita del capitale. In termini di prodotti, dalla ricerca è emerso che benché nel 2013 la preferenza in Italia andrà alle soluzioni che garantiscono una protezione del capitale (32% contro il 20% del campione mondiale), il 31% degli intervistati è orientato verso strumenti che generano un reddito a lungo o a breve termine (rispetto al 39% del campione mondiale) e il 21% perseguirà la crescita (rispetto al 28% del campione mondiale).