Rischio Italia, effetto domino è già qui: investitori fuggono dall’Europa in attesa legge bilancio

I timori per il futuro dell’Italia stanno tenendo gli investitori lontani anche dall’Europa. E’ quanto emerge da un articolo del Wall Street Journal che riporta come, in base ai calcoli della società EPFR Global, i fondi che puntano sull’azionario europeo abbiano sofferto flussi in uscita per 25 settimane consecutive.
Stando ad altri dati resi noti dall’Institute of International Finance, la quota di azioni dell’Eurozona presenti nei portafogli di investimenti globali è scesa al minimo da quando la Bce ha lanciato il suo imponente programma di Quantitative easing, nel gennaio del 2015.
“L’Italia ha colpito il sentiment in modo molto forte”, ha commentato al Wall Street Journal Richard Saldanha, gestore dei fondi azionari presso Aviva Investors – Osserverò la legge di bilancio italiana molto attentamente. Se verrà approvata senza grandi problemi, gli investitori torneranno a guardare all’azionario europeo”.
Sicuramente, spiega Mohammed Kazmi, gestore di portafoglio presso Union Bancaire Privée, “il concretizzarsi dello scenario peggiore per la legge di bilancio potrebbe implicare un altro forte allargamento degli spread tra tassi BTP e Bund, in un momento tra l’altro in cui la Bce non sarà più lì a sostenere i mercati come prima”.
Kazmi ha tra l’altro ammesso di essere uscito dall’Italia già nei tempi in cui il leader della Lega Matteo Salvini e quello del M5S Luigi Di Maio hanno iniziato a trattare per formare un governo, dopo le elezioni dello scorso 4 marzo. Per lo stesso motivo, l’esperto ha preferito puntare di recente ancora di più sul mercato del credito Usa piuttosto che su quello europeo, preparandosi all’eventualità che i problemi dell’Italia finiscano per avere un effetto domino sul resto dell’Europa.
Sempre lo scetticismo nei confronti dell’Italia e di conseguenza dell’Europa ha portato lo S&P 500 a sovraperformare lo Stoxx Europe 600 di quasi il 9% dalla metà di maggio, ovvero da quando sono emersi dettagli più precisi sul contratto di governo M5S-Lega.
“Anche se le valutazioni in Europa sono più appetibili, non si ravvisa la presenza di sviluppi politici positivi”, ha detto Francois Savary, responsabile investimenti presso Prime Partners, a Ginevra.
Il Wall Street Journal ricorda anche i dati della Bce, da cui emerge che, nei mesi di maggio e giugno la fuga degli investitori stranieri dal debito italiano è stata la più forte della storia, su base mensile.
A peggiorare il quadro, è la crisi esplosa in Turchia, che molti esperti vedono come un’altra minaccia per l’Italia. “Le banche italiane come UniCredit sono quelle più esposte direttamente nei confronti dei titoli di debito della Turchia, e ciò ha contribuito ad affossare l’indice Ftse Italia All-Share Bank del 28% dal mese di maggio”, scrive il Wall Street Journal.
L’effetto domino sembra, in realtà, essere già iniziato, almeno stando a quanto riporta il Wall Street Journal. Gli investitori continuano infatti a prendere di mira non solo le azioni e i titoli di stato italiani, ma in generale dell’Europa.