Da riforma fiscale Usa spinta a più strette Fed e dollaro più forte
I mercati guardano alla possibile approvazione finale della riforma fiscale e ai sui effetti su mosse Fed e dollaro Usa. l via libera del Senato USA alla riforma fiscale, che punta a ridurre la tassazione sulle imprese dal 35 al 20 per cento circa, ha aperto le porte alla possibile approvazione del testo finale della riforma voluta dal presidente Trump entro fine anno. Da un punto di vista economico si stima che la riforma fiscale dovrebbe aumentare il PIL in media dello 0,8% nei prossimi 10 anni, portando di conseguenza un aumento del gettito fiscale che però difficilmente compenserà una riduzione così drastica dell’aliquota. Si prevede infatti che la riforma aumenti il deficit di almeno 1.000 miliardi di dollari in un decennio.
A Wall Street nuova pioggia di dividendi e buybacks
Più incerto l’effetto sugli investimenti. “E’ difficile immaginare che aziende con molta liquidità a disposizione aumentino ulteriormente gli investimenti a fronte di un taglio delle tasse. E’ più probabile, rimarca l’ufficio studi di Marzotto Sim, che il management di queste aziende preferisca distribuire parte della cassa agli investitori, attraverso (ulteriori) buybacks o dividendi più consistenti, soprattutto se le opportunità d’investimento rimangono costanti.
Giù treasury e su il dollaro
“La riforma di conseguenza è molto positiva per il mercato azionario statunitense – sottolinea Marzotto Sim – ed in particolare per le aziende molto esposte all’economia interna, quindi medium e small caps. Inoltre, la manovra (fortemente espansiva) probabilmente guiderà la Fed ad aumentare i tassi con una velocità maggiore del previsto (seppur molto lentamente e gradualmente), spingendo al ribasso i prezzi del mercato obbligazionario e sostenendo il dollaro. Ad ogni modo, la riforma approvata senza Border Adjustment Tax dovrebbe limitare l’apprezzamento del dollaro – aumentando di fatto l’offerta di dollari sui mercati globali”.
Infine, c’è da considerare la valenza politica della riforma fiscale, che dovrebbe aiutare l’amministrazione Trump ad arrivare intatta alle mid-term elections. In effetti, puntualizza Marzotto Sim, l’approvazione della riforma diminuisce anche le chances di impeachment, il quale è di fatto più un processo politico che giudiziario. “Il risultato delle mid-term elections resta però incerto, specialmente in considerazione degli effetti che la riforma potrebbe avere sulla classe media”, conclude Marzotto Sim.