News Ricerca Natixis: la sicurezza previdenziale è sotto pressione a causa della crisi

Ricerca Natixis: la sicurezza previdenziale è sotto pressione a causa della crisi

Pubblicato 3 Marzo 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:30

Natixis Global Asset Management ha condotto un'analisi di 150 paesi a livello globale sulla sicurezza finanziaria post-pensionamento e sulla effettiva possibilità di risparmiatori e investitori di raggiungere le proprie necessità e aspettative dopo l'età pensionabile. Lo studio mette in evidenza come la crisi finanziaria internazionale, vari fattori economici e l'invecchiamento della popolazione stiano generando una crescente pressione sui sistemi previdenziali nazionali. La conseguenza è che i risparmiatori dovranno fare di più per finanziare la propria pensione.



"La responsabilità per la propria sicurezza finanziaria dopo il pensionamento sta ricadendo sempre più pesantemente sugli individui e questo trend è destinato a continuare alla luce delle scarse risorse dei governi a livello globale ‒ afferma Antonio Bottillo, Amministratore Delegato per l'Italia di Natixis Global AM. Sta diventando sempre più evidente come per assicurarsi adeguate risorse finanziarie una volta in pensione, i risparmiatori debbano prendersi carico autonomamente del proprio destino e iniziare a pianificare e risparmiare in maniera seria, consapevole e strategica".



Il Global Retirement Index 2014 si basa su una ricerca condotta dal Centro di ricerca Durable Portfolio Construction di Natixis Global Asset Management su 20 indicatori chiave appartenenti a quattro categorie: qualità del sistema sanitario; redditi e finanze personali; qualità della vita; fattori socio-economici. Combinati tra loro, i vari indicatori offrono una misurazione delle condizioni di vita e del benessere finanziario attesi da chi è già in pensione o da chi è in procinto di andare in pensione.




L'Italia si posiziona nelle prime 25 posizioni (al 23° posto): il nostro paese si caratterizza per un'aspettativa di vita alta, relativamente bassi costi per la spesa sanitaria, un elevato numero di medici pro capite e un buon posizionamento nel sub-indice Qualità della vita, con bassi livelli di inquinamento e un forte impegno a favore dell'ambiente. Dallo scoppio della crisi finanziaria in Europa, tuttavia, variabili e fattori macro-economici hanno aumentato la pressione sul sistema previdenziale pubblico, tanto che i futuri pensionati dovranno iniziare a pianificare oggi per far fronte a questi cambiamenti.




L'Italia è in linea con altri paesi sviluppati inseriti nella top 30, dove i vari governi nazionali sono alle prese con alti livelli di debito e continue pressioni finanziarie. Come conseguenza di questa crescente pressione sui sistemi previdenziali, i risparmiatori dovranno necessariamente fare di più per finanziare autonomamente la propria pensione.



"Ogni nazione nel mondo deve far fronte attualmente alle sfide poste dall'invecchiamento della popolazione, da un'accresciuta aspettativa di vita e da crescenti carichi finanziari - afferma Bottillo. Gli investitori dovrebbero porre maggiore attenzione su ciò che possono controllare direttamente iniziando a migliorare i propri risparmi e investimenti, assicurandosi di avere un solido piano finanziario per il futuro con obiettivi ben definiti, aumentando la diversificazione in modo da minimizzare gli effetti negativi della volatilità. I risparmiatori hanno necessità di portafogli più robusti che prendano in considerazione sia il rendimento atteso, sia il rischio che si è disposti ad assumere".



Secondo una precedente ricerca condotta da Natixis Global Asset Management sugli investitori italiani, è sempre più crescente il bisogno di tecniche di investimento capaci di aiutare i clienti a raggiungere obiettivi di lungo periodo. Le vecchie regole hanno dimostrato spesso di non riuscire a navigare efficacemente attraverso i recenti movimenti di mercato e molti investitori sono ancora alla ricerca di un nuovo paradigma per la costruzione dei portafogli.




"Investire è un processo continuativo che dura tutta la vita e caratterizzato da importanti tappe: acquistare una casa, provvedere all'educazione dei propri figli, aprire un'attività, garantirsi adeguate risorse finanziarie per il proprio pensionamento ‒ spiega Bottillo. Ritengo che i risparmiatori debbano partire dalla definizione di un personale percorso che consideri i propri obiettivi, il rendimento atteso e il livello di rischio che si è disposti ad assumere. Invece di preoccuparsi per i movimenti di breve termine che caratterizzano i mercati, gli investitori dovrebbero rimanere concentrati su quelli che sono i loro obiettivi e sul rischio che è necessario assumersi per raggiungerli".



I consulenti e i promotori finanziari possono avere un ruolo chiave in tale processo, aiutando i risparmiatori ad avere un maggior controllo della propria sicurezza finanziaria in vista del pensionamento. La ricerca sopracitata di Natixis Global Asset Management ha evidenziato come una larga maggioranza di investitori italiani (78%) non abbia ancora un chiaro piano finanziario per il futuro.



"I consulenti e promotori finanziari possono avere un ruolo fondamentale nell'aiutare i risparmiatori a definire obiettivi in linea con le proprie aspettative di vita, a identificare il livello di rischio che sono disposti ad assumersi e a selezionare le strategie di investimento che possono generare i rendimenti necessari per raggiungere tali obiettivi ‒ aggiunge Antonio Bottillo. Delineare in maniera chiara un proprio percorso, un benchmark personale di riferimento, può certamente aiutare gli investitori nella costruzione di portafogli più robusti".




Trend globali

Otto tra i 10 paesi meglio posizionati nella classifica Global Retirement Index 2014 sono europei, tra i quali i cosiddetti paesi "core": Svizzera, Norvegia, Austria, Svezia, Danimarca, Germania, Finlandia e Lussemburgo. Australia e Nuova Zelanda sono gli unici paesi non europei a entrare tra i primi 10.



Mettendo a confronto il Global Retirement Index 2014 con la ricerca condotta lo scorso anno (Global Retirement Index 2013), i cambiamenti più significativi nel Global Retirement Index di quest'anno sono rappresentati dall'Irlanda, che è salita dal 48° al 24° posto e dall'Islanda che si posiziona all'11° posto rispetto al 23° dello scorso anno. Risultano solo leggeri movimenti tra i paesi sviluppati della top 30. L'Italia è scesa di 2 posizioni (dal 21° al 23° posto), anche se tale cambiamento non è significativo in termini percentuali, con un passaggio dal 74% al 72%, e segue quello che è il trend di altre nazioni sviluppate come gli Stati Uniti (scesi dal 18° al 19° posto) o la Francia (dal 10° al 15° posto).



Anche se i paesi sviluppati continuano ad avere alti ranking, la sicurezza finanziaria dopo il pensionamento mostra segnali di erosione in molte nazioni sviluppate dove i vari governi nazionali stanno affrontando sfide finanziarie e una crescente domanda da parte di una popolazione in fase di invecchiamento. Il debito pubblico, l'inflazione e le politiche fiscali possono avere importanti implicazioni sui futuri pensionati, i tagli generati dalle politiche di austerità iniziano solo ora ad essere quantificati e i risparmiatori devono necessariamente pianificare per far fronte a questo scenario.



Nei mercati in via di sviluppo, il livello dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione non ha tenuto il passo con la crescita economica e il livello degli stipendi impedisce una diffusa sicurezza finanziaria. Anche nei paesi meglio posizionati, i futuri cambiamenti demografici genereranno pressione e i prossimi pensionati dovranno iniziare a pianificare ora per far fronte a questi cambiamenti.




"Gli investitori devono necessariamente fare di più ‒ afferma Hervé Guinamant, Presidente e CEO-International Distribution di Natixis Global Asset Management. L'intera industria del risparmio gestito deve rispondere mettendo a disposizione gli strumenti e le soluzioni di cui gli investitori hanno necessità per costruire portafogli robusti che pongano al centro il rischio, minimizzando la volatilità e aiutando a raggiungere obiettivi di lungo periodo".