Renzi incontra Merkel: bene misure Bce, l’Italia ora metta il turbo
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, plaude al quantitative easing annunciato ieri dalla Bce ed è sicuro di una cosa: “L’italia ora può e deve mettere il turbo alle riforme. Altro che scalare marcia”. Così Renzi durante la conferenza stampa con il cancelliere tedesco, Angela Merkel, al termine della due giorni di bilaterale Italia-Germania che si è svolto a Firenze presso l’Accademia delle Belle Arti. “Con Angela non sempre abbiamo le stesse opinioni sulle questioni economiche” ma le ultime mosse messe in atto dall’Europa “sono simboli di un compromesso importante e significativo, sono i primi segnali positivi”. Ma avverte: “Non sono decisivi per uscire dalla situazione di stagnazione e deflazione, perché non basta una sola misura per cambiare l’Europa”. E per questo è convinto che servono le riforme, che non devono essere bloccate ma accelerate. “In 11 mesi abbiamo portato avanti una fase di riforme straordinaria“, ha sottolineato il primo ministro italiano.
Un piano di riforme quello tricolore che è stato definito da Merkel “molto ambizioso e che sono sicura che verrà portato avanti e che darà ottimi risultati”. Il cancelliere tedesco è sicuro che “verrà portato avanti e che darà ottimi risultati“. Per quanto riguarda le scelte della Bce, Merkel le ha definite “molto importanti”, ritenendo che “tutto quello che verrà messo in atto darà impulso alla ripresa”.
E rispondendo ad una domanda sulla possibile vittoria di Alexis Tsipras alle elezioni in Grecia di domenica, Merkel ha dichiarato: “Voglio ricordare che alla base dei nostri principi c’è la solidarietà. Voglio che la Grecia, nonostante le difficoltà, continui a far parte della nostra storia“. Sull’argomento è intervenuto anche Renzi che non si è detto preoccupato: “Dalla settimana prossima i 27 partner lavoreranno con il nuovo ministro o con Samaras se sarà confermato con grande disponibilità, nel rispetto del percorso avviato e la situazione greca sarà affrontata con tranquillità, decisione, rispetto del percorso stabilito e con la determinazione di tenere la Grecia dentro la grande storia dell’Ue”, ha precisato Renzi.