Rehn accusa: Italia non sta rispettando obiettivo riduzione debito. Letta, ripresa a portata di mano

Si è detto scettico Olli Rehn, commissario europeo agli affari economici e finanziari, sulla Legge di Stabilità messa a punto dal premier Enrico Letta e dal ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni. In un’intervista rilasciata a La Repubblica, Rehn è convinto che la manovra finanziaria non consenta margini di manovra e che debba anche essere corretta sul fronte del debito. “L’Italia – ha spiegato Rehn – deve rispettare un certo ritmo di riduzione del debito e non lo sta rispettando. Per farlo lo sforzo di aggiustamento strutturale avrebbe dovuto essere pari a mezzo punto del Pil e invece è solo dello 0,1%. Ed è per questo motivo che l’Italia non ha margini di manovra e non potrà invocare la clausola di flessibilità per gli investimenti“. Rehn, che ha ammesso come l’Italia sia in linea sul deficit, ha “il dovere di essere scettico” e prosegue: “Le privatizzazioni daranno un piccolo contributo a migliorare l’efficienza del sistema economico e, forse, a ridurre il debito già l’anno prossimo. La spending review è molto importante, ma sarà ancora più importante se riuscirà a mettere in pratica tagli di spesa che abbiano effetto già nel 2014“. Per il commissario, l’Italia dovrà guardare all’importante appuntamento delle previsioni di febbraio elaborate dalla Commissione europea.
Rehn difende poi i programmi europei adottati per ciascun Paese membro, spiegando come il Belpaese, come Francia e Finlandia, debba fare i conti con un problema di competitività che non può essere risolto trascurando il consolidamento dei conti pubblici. Il vicepresidente della Commissione Ue parla anche di austerity. “Oggi l’Europa ha ritrovato più stabilità che ci consente di ridurre la pressione sul rigore. Ma all’inizio della crisi non avevamo credibilità e dunque non avevamo alternative”. E in particolare sull’Italia: “Se io facessi incubi, rivivrei l’angoscia del periodo tra agosto e novembre del 2011 quando l’Italia era al centro della tempesta sui mercati finanziari“.
Letta, la ripresa è a portata di mano
Decisamente più ottimiste le parole del presidente del Consiglio Letta che, in occasione della conferenza stampa con il premier israeliano Benjamin Netanyahu al termine del vertice bilaterale tra Italia e Israele a Villa Madama, si è detto convinto che la ripresa sia a portata di mano: “In questo momento in cui l’uscita dalla crisi pare così a portata di mano, la concretezza dei risultati deve essere portata a un livello ancora maggiore di implementazione“. Così Letta che ha sottolineato: “Dobbiamo alle nostri opinioni pubbliche e ai nostri cittadini delle risposte su temi concreti”.