Notizie Notizie Mondo Referendum Scozia: possibili conseguenze della vittoria del sì (analisti)

Referendum Scozia: possibili conseguenze della vittoria del sì (analisti)

9 Settembre 2014 15:16
Il referendum sull’indipendenza della Scozia, previsto per il prossimo 18 settembre, rimane un tema caldo, anzi rovente nel Regno Unito. Una situazione che si è infiammata ulteriormente negli ultimi giorni. A far tremare Londra, e a mettere in apprensione anche i mercati finanziari, è stato il sondaggio curato da YouGov per il Sunday Times: per la prima volta il “sì” è risultato in vantaggio con il 51% delle preferenze. 
“Le probabilità che trionfino i “sì”, sancendo così l’indipendenza della Scozia dalla Gran Bretagna, sono solo del 25% nonostante alcuni sondaggi, come quello di YouGov, diano in testa il fronte della vittoria”. E’ questo il parere di Credit Suisse, secondo cui “il mercato sta reagendo in maniera eccessiva e tende a sovrastimare i rischi”. 
Ma quali potrebbero essere le conseguenze se vincesse il fronte a favore dell’indipendenza della Scozia? Lo scenario, avvertono gli esperti della banca svizzera, diventerebbe fosco. Secondo Credit Suisse la Scozia piomberebbe, infatti, in una profonda recessione. E la fuga dai conti correnti sarebbe elevata e problematica (con gli istituti di credito scozzesi che hanno asset 12 volte il Pil del paese), costringendo la Bank of England ad intervenire. 
Non solo, le scintille potrebbero accendersi anche sul fronte petrolifero: potrebbe potenzialmente esserci una disputa legale sulla proprietà delle riserve dell’oro nero del mare del Nord
Il team di Credit Suisse ha inoltre analizzato il possibile impatto della vittoria del “sì” sul mercato azionario. Gli analisti affermano che le aziende esportatrici potrebbero beneficiare di questa vittoria (in particolare indica Diageo e Pernod-Ricard, società produttrici di whisky), mentre a livello nazionale soffrirebbero soprattutto i bancari, tra cui Rbs, Lloyds e Tsb.