Referendum Grecia: possibili impatti sui mercati azionari e spread, secondo Goldman Sachs
L’esito del referendum greco che si terrà domenica prossima è più che mai incerto. Un’incertezza che emerge dai sondaggi, che parlano di un testa a testa i “sì” e i “no”. Di esito incerto parlano anche alcune case d’affari, tra cui Goldman Sachs, che si dice, tuttavia, convinta che la Grecia in ultima analisi rimarrà nell’area euro, anche in caso di vittoria dei ‘no’. Nel report la banca analizza i possibili impatti sui mercati azionari e sugli spread.
Secondo gli esperti della banca americana ciò che conta è l’impatto che il risultato del referendum avrà sulla politica nazionale ellenica. La vittoria dei ‘Sì’ porterebbe, infatti, a un immediato cambio di governo e a un rapido riavvicinamento con i creditori che sarebbe “market friendly“. Al contrario, un prevalere dei ‘No’ e un lento riallineamento politico peserebbe sui mercati, anche se la Bce sarebbe pronta a contenere qualsiasi effetto contagio.
Possibile impatto sui mercati obbligazionari…
In “caso di sorprese negative”, per Goldman Sachs si assisterà a un allargamento degli spread a quota 200-250 punti base (con il rendimento del Btp decennale italiano visto al 3%). In caso contrario, e quindi di fronte a una vittoria dei ‘sì’, gli spread (Btp/Bonos) dovrebbero scendere a 120 – 100 punti base (circa 30-50 punti base in meno rispetto ai livelli attuali).
“Gli investitori probabilmente anticiperanno un cambiamento politico, seguito da aggiustamenti fiscali e strutturali e un’ulteriore ristrutturazione del debito pubblico. Tuttavia, ci vorrà tempo prima che questo si concretizzi, e i prezzi potrebbero rimanere volatili”.
Possibile impatto sui mercati azionari…
Sulla base dell’impatto su spread sovrani e su premi per il rischio sull’equity, la migliore stima di Goldman Sachs nello scenario peggiore è un ribasso nel mercato azionario in Europa sotto la spinta di una vittoria dei ‘no’con l’Eurostoxx 50 che si porta a 3.150 punti. “Anche se questo ribasso – sostengono da Goldman Sachs – sarebbe di breve durata grazie all’intervento della Bce che spingerebbe gli investitori a concentrarsi sul miglioramento dei fondamentali, vedremmo eventuali correzioni significative come una opportunità di acquisto, in particolare per il Ftse Mib, Ibex,e Dax per gli investitori che prendono una visione di medio termine”.
Di fronte a un voto ‘Sì’, seguito da un clima più disteso tra le autorità greche e la istituzioni, potrebbe arrivare un sostegno all’azionariato, con l’Eurostoxx 50 che salirebbe fino a circa il 10%, portandosi nuovamente sui massimi da aprile intorno alla soglia dei 3.830.