Redditi 2010, gli imprenditori guadagnano meno dei dipendenti (Ministero delle Finanze)
19.250 euro. E’ la cifra media del reddito dei lavoratori italiani, ma la piramide si restringe – e di molto – via via che le fasce di reddito diventano più elevate. Il Dipartimento delle Finanze ha fotografato la situazione a partire dalle dichiarazioni dei redditi 2011 (sul 2010) e ha scoperto che metà degli italiani guadagna meno di 15 mila euro lordi all’anno, e un terzo non supera i 10 mila. Il 30% dei lavoratori del Bel Paese percepisce redditi annui tra i 15 e i 16 mila euro mentre solo il 20% arriva anche ai 100 mila. Oltre i 100 mila euro vola solo un fortunatissimo 1%.
A poter pagare il contributo si solidarietà del 3% sui redditi 2011-2013 saranno invece soltanto poco più di 30 mila persone (lo 0,07% degli italiani che lavorano) il cui reddito è più alto dei 300 mila euro.
Secondo il ministero, invece, ben 10,7 milioni di contribuenti hanno redditi talmente bassi da essere esenti dall’Irpef, o per cui le imposte lorde si azzerano grazie alle detrazioni.
Ciò che è curioso è che i redditi medi dichiarati dagli imprenditori (18.170 euro) siano inferiori a quelli dei lavoratori autonomi (41.320 euro) e perfino dei dipendenti (19.810). I pensionati prendono invece annualmente solo poco più di 3 mila euro in meno rispetto agli imprenditori, circa 15 mila euro.
Secondo i dati Istat, a febbraio l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie non è variato rispetto al mese precedente, mentre è aumentato dell’1,4% rispetto al febbraio 2011. Per quanto riguarda uil settore privato, l’aumento orario contrattuale è stato dell’1,8% mentre è stato nullo per la pubblica amministrazione.
Alla fine di febbraio – secondo l’Istat – la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 32,6% nel totale dell’economia e del 12,3% nel solo settore privato.