Rbs mette in vendita le filiali Uk, Banco Santander in pole position
Caccia aperta alle 318 filiali britanniche di Royal Bank of Scotland, ovvero il 14% della sua rete retail nel Regno Unito. Un boccone da 1,5-2 miliardi di sterline che la banca, ormai controllata per l’84% dal governo di Londra, ha già dichiarato apertamente di voler vendere sotto la spinta delle forti pressioni esercitate dall’Antitrust europeo. E i predatori sono già all’agguato, con il Banco Santander in pole position. Ma la gara vede altri quattro player pronti alla battaglia: Bbva, National Australian Bank, la neonata Virgin Money e il fondo di private equity J.C Flowers. Cinque compagnie per un deal che molto probabilmente dovrebbe raggiungere il closing nella seconda parte dell’anno.
Lo scorso novembre il Governo inglese ha iniettato 25,5 miliardi di sterline in Rbs, incrementando la partecipazione statale dal 70% all’84,4%. L’istituto con sede a Edimburgo venderà quindi 318 filiali in Gran Bretagna e Galles e scorporerà il suo ramo di assicurazioni. Tra gli altri asset in dismissione ci sono la Nat West in Scozia, la Global Merchant Services e la quota in Sempra Commodities. Il gruppo britannico ha inoltre annunciato pochi giorni fa la cessione alla General Electric Capital, branca finanziaria della General Electric, della Rbs Factoring GmbH in Germania. Si tratta di un asset no core del valore di circa 169 milioni di euro, ma i vertici di Rbs hanno comunque precisato che la propria presenza in Germania rimarrà significativa.
Tornando ai pretendenti della maxi dismissione nel Regno Unito, gli analisti vedono favorito il Banco Santander che potrebbe mettere a punto l’offerta migliore. La banca spagnola è entrata sul mercato Uk nel 2004 con l’acquisizione di Abbey National. A contendere gli asset di Rbs c’è però anche la National Australian Bank che vanta una presenza ventennale in Gran Bretagna, caratterizzata da una forte crescita, grazie alle controllate Clydesdale Bank e Yorkshire Bank. Bbva potrebbe invece diversificare la sua strategia visto che negli ultimi tempi si è concentrata sull’espansione negli Stati Uniti e in Asia. La banca di Bilbao è inoltre un player importante in America Latina, ma nel Regno Unito può contare solamente sulla presenza di tre filiali.
Capitolo a parte per Virgin Money, controllata dalla holding Virgin Group, che ha da poco rilevato la Church House Trust, la quale ha fornito la piattaforma e la licenza bancaria da cui Virgin svilupperà il suo business retail in Gran Bretagna. Giovedì scorso la finanziaria statunitense Wilbur Ross ha acquisito una partecipazione del 21% in Virgin Money per 100 milioni di sterline e prevede di iniettare più denaro per finanziare le acquisizioni del gruppo, come appunto la rete di filiali Uk di Royal Bank of Scotland. Virgin Money potrebbe infine avere un importante supporter: il governo di Londra, che vedrebbe giocarsi in casa lo sviluppo della partita senza subire interferenze da parte delle banche straniere.