Rally della corona svedese dopo Riksbank
Forte reazione della corona svedese all’annuncio sui tassi della banca centrale svedese. La divisa scandinava si è portata ai massimi dal 2 ottobre scorso rispetto all’euro con cross euro/corona sceso fino a 8,4974. La Riksbank ha mantenuto fermi all’1% i tassi di interesse, in linea con le attese del mercato. Nella nota di accompagnamento alla decisione la banca centrale conferma come l’outlook economico sia condizionato negativamente dalla debolezza della zona euro con i problemi dei paesi affetti dalla crisi del debito che sono fonte di incertezza e si riflettono sulla domanda. La Riksbank prevede una debolezza economica per tutta la prima metà dell’anno anche se emergono alcuni segnali positivi dai mercati finanziari e le imprese, sia in Svezia e all’estero, sono più ottimiste sulle prospettive future. I tassi di interesse sono visti dalla Riksbank in area 1,2% tra un anno rispetto all’1,35 stimato lo scorso dicembre quanto la banca aveva provveduto al taglio dei tassi dall’1,25 all’1% (terzo nel giro di un anno).
Prima parte della seduta di metà ottava con quotazioni in rialzo per l’euro che si è portato fino a quota 1,3484 rispetto al dollaro. Attesa per l’asta odierna italiana con la riapertura del Btp a 30 anni dopo più di un anno e mezzo. Le aste di ieri in spagna e Italia hanno segnalato lievi aumenti dei rendimenti rispetto al mese scorso ma complessivamente una buona tenuta della domanda che ha permesso agli spread rispetto al Bund di stringersi con decisione.
Tiene ancora banco la questione guerra delle valute dopo la nota di ieri del G7 che ha cercato di gettare acqua sul fuoco impegnandosi a mantenere i tassi di cambio determinati dal mercato e consultarsi su eventuali azioni sui mercati valutari. Parole che in un primo momento sono state interpretate dal mercato come un mancato intervento contro la svalutazione competitiva messa in atto da alcuni paesi e lo yen in particolare aveva ripreso a scendere riportandosi sui minimi dal 2010, per poi salire con decisione. “È emerso un quadro nel quale lo yen potrebbe continuare a deprezzarsi – commentano oggi gli analisti di Fxcm – con l’usd/jpy e l’eur/jpy che però hanno pesantemente stornato proprio in conseguenza dei timori dei compratori a seguito del report. L’eurodollaro si è invece apprezzato, oltrepassando dapprima le resistenze a 1,34 e 1,3430, per poi stazionare sul livello di 1,3455 da cui potrebbe ripartire verso il primo target di 1,35”.