Rai: ok a piano Gubitosi, riordino Tg con risparmi per 70 milioni. Grillo presenta a Mattarella proposta riforma
Riorganizzazione dei Tg in casa Rai. In attesa della riforma della governante della tv pubblica caldeggiata dal premier Renzi, oggi il cda della Rai ha dato il via libera al piano Gubitosi che prevede una profonda riorganizzazione dei Tg con l’obiettivo finale di arrivare a una redazione unica.
Redazioni Tg scenderanno a due
“Dopo 35 anni finalmente si riesce a cambiare. Cade un muro invisibile, ma storico. E cambia l’informazione. Pensiamo che sarà migliore, più aggiornata, e ci riporta a uno standard internazionale adottato da tutti gli altri broadcaster – lo ha detto il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, commentando per i Tg Rai l’approvazione del piano di riorganizzazione delle news approvato questa mattina dal Consiglio d’Amministrazione riunito a Milano. “Arriveremo – ha aggiunto Gubitosi – a una redazione unica. Faremo un passaggio, prima, dividendo in due le nostre attuali testate. Oggi abbiamo almeno sei televisive, diventeranno due che confluiranno in un’unica redazione. Il modello è quello della Bbc storica, ma in realtà è un modello al quale stanno convergendo un po’ tutti gli operatori. E’ una grande semplificazione che ci permetterà di fare ancora più cose, di dare maggior qualità e servizio ai nostri utenti”.
“Dopo 35 anni finalmente si riesce a cambiare. Cade un muro invisibile, ma storico. E cambia l’informazione. Pensiamo che sarà migliore, più aggiornata, e ci riporta a uno standard internazionale adottato da tutti gli altri broadcaster – lo ha detto il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, commentando per i Tg Rai l’approvazione del piano di riorganizzazione delle news approvato questa mattina dal Consiglio d’Amministrazione riunito a Milano. “Arriveremo – ha aggiunto Gubitosi – a una redazione unica. Faremo un passaggio, prima, dividendo in due le nostre attuali testate. Oggi abbiamo almeno sei televisive, diventeranno due che confluiranno in un’unica redazione. Il modello è quello della Bbc storica, ma in realtà è un modello al quale stanno convergendo un po’ tutti gli operatori. E’ una grande semplificazione che ci permetterà di fare ancora più cose, di dare maggior qualità e servizio ai nostri utenti”.
Nel dettaglio il piano consterebbe nella creazione di due newsroom con conseguente discesa a due del numero dei direttori. In una redazione confluiranno Tg1, Tg2 e Rai Parlamento, nell’altra Tg3, Tgr e RaiNews. A tre anni dall’implementazione, la Rai stima di poter risparmiare con questo piano 70 milioni di euro l’anno”. Quanto alle ricadute occupazionali, il direttore generale ha detto che si provvederà a una migliore utilizzazione dei giornalisti e di tutto il resto del personale.
Riforma Rai, Grillo presenta proposta riforma a Mattarella
Tiene banco anche oggi la questione della riforma Rai aperta dal premier Renzi che ha caldeggiato un decreto ad hoc. Oggi si è mosso il Movimento 5 Stelle con Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio che hanno consegnato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un documento volto ad accelerare la riforma dell’informazione del servizio pubblico televisivo “al fine di evitare sprechi e duplicazioni e a promuovere sinergie tra le attuali testate giornalistiche, inoltre a favorire un aumento della qualità e della diversificazione dell’offerta e a una razionalizzazione delle risorse della Rai, attingendo alle professionalità interne”. Il documento del M5S chiede l’introduzione di procedure trasparenti per la nomina dei direttori delle testate giornalistiche procedure trasparenti che prevedano la pubblicazione sul sito dell’azienda di un avviso pubblico rivolto sia ai propri dipendenti sia a professionisti esterni alla Rai, cui sia data la più ampia pubblicità. “L’avviso – rimarca il documento del M5S – dovrebbe contenere il possesso di una pregressa esperienza giornalistica di eccellenza, che attesti la fondata capacità potenziale ad assumere la direzione di una testata giornalistica e dovrebbe dimostrare doti innovative e apertura alle esigenze della modernità. Gli organi competenti potranno poi procedere alla nomina, secondo le vigenti disposizioni normative, sulla base di una valutazione comparativa dei curricula trasmessi”.
Tiene banco anche oggi la questione della riforma Rai aperta dal premier Renzi che ha caldeggiato un decreto ad hoc. Oggi si è mosso il Movimento 5 Stelle con Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio che hanno consegnato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un documento volto ad accelerare la riforma dell’informazione del servizio pubblico televisivo “al fine di evitare sprechi e duplicazioni e a promuovere sinergie tra le attuali testate giornalistiche, inoltre a favorire un aumento della qualità e della diversificazione dell’offerta e a una razionalizzazione delle risorse della Rai, attingendo alle professionalità interne”. Il documento del M5S chiede l’introduzione di procedure trasparenti per la nomina dei direttori delle testate giornalistiche procedure trasparenti che prevedano la pubblicazione sul sito dell’azienda di un avviso pubblico rivolto sia ai propri dipendenti sia a professionisti esterni alla Rai, cui sia data la più ampia pubblicità. “L’avviso – rimarca il documento del M5S – dovrebbe contenere il possesso di una pregressa esperienza giornalistica di eccellenza, che attesti la fondata capacità potenziale ad assumere la direzione di una testata giornalistica e dovrebbe dimostrare doti innovative e apertura alle esigenze della modernità. Gli organi competenti potranno poi procedere alla nomina, secondo le vigenti disposizioni normative, sulla base di una valutazione comparativa dei curricula trasmessi”.