Rai: Ben Ammar pronto a comprarla. Usigrai, azienda non è in vendita

Tarak Ben Ammar si fa avanti sulla Rai. “Se la Rai è vendibile noi siamo qua“, ha detto l’imprenditore tunisino durante un’intervista di Giovanni Minoli a Mix24 su Radio24. “Penso sia positivo privatizzare la Rai come è successo in Francia, così la politica esce fuori dalla televisione che è un grande problema“. E ancora: “Per rinnovare la concessione del canone gli italiani dovrebbero decidere la linea editoriale che il servizio pubblico dovrebbe avere. Sawiris si è comprato Wind, Telecom forse gli spagnoli, il lusso ai francesi, perché due arabi non possono essere soci con altri italiani se la Rai è privatizzata?”, si domanda Ben Ammar. In merito alle prospettive a partire dal 2016, anno in cui scadrà la concessione con lo Stato che affida il canone in esclusiva alla Rai, Ben Ammar sottolinea che “per rinnovare la concessione dovremmo vedere la linea editoriale che il servizio pubblico dovrebbe avere”.
Non si è fatta attendere la risposta dell’Usigrai. “La Rai non è in vendita. Spiace deludere l’imprenditore Tarak Ben Ammar, ma nessun grande Paese europeo si è privato del Servizio pubblico radiotelevisivo”. Così il segretario nazionale dell’Unione sindacale giornalisti Rai, Vittorio di Trapani, ha commentato le dichiarazioni dell’imprenditore in un post su Facebook. “Per liberare la Rai dai partiti non serve privatizzare, ma approvare alcune riforme: cambiare la legge di governance, nuovi limiti antitrust e una seria legge sui conflitti di interesse. A proposito di conflitti di interessi – prosegue la nota – ricordiamo che Tarak Ben Ammar è consigliere di amministrazione di Mediobanca, che proprio ieri è tornata ad occuparsi dei conti della Rai e che non più di tre mesi fa fissò anche il prezzo di una eventuale vendita. Chi vuole davvero un Servizio pubblico libero e forte, sia al fianco dell’Usigrai nella battaglia per far uscire dalla Rai i partiti, i governi, le lobby, ma anche i conflitti di interessi”, conclude di Trapani.
Ben Ammar durante l’intervista a Radio24 si era espresso anche su La7, dicendosi pronto a diventare socio dell’emittente televisiva insieme ad Urbano Cairo, nel caso quest’ultimo lo volesse. La7 “non è in vendita ma se Urbano Cairo cercasse un socio: io sono qua”, ha detto Ben Ammar, aggiungendo di avere grande rispetto per Cairo che con la sua omonima società ha recentemente acquistato La7 da Telecom Italia Media.