Il rafforzamento dello yen è destinato a durare poco
Dopo tre segni meno consecutivi, seduta di consolidamento per il dollaroyen. +0,1% per il cambio tra il greenback e la moneta giapponese che in questo momento si attesta a 94,273 yen, due punti percentuali in meno rispetto ai 96,099 yen di giovedì scorso.
Il recente rafforzamento della divisa del Sol Levante, che secondo gli strategist rappresenta una buona opportunità di ingresso sul cross, è dovuta alla fine dell’anno fiscale in Giappone, che tradizionalmente spinge le aziende esportatrici a far rientrare in patria i profitti favorendo così l’apprezzamento della moneta nipponica.
Nuove vendite sullo yen potrebbero essere innescate dal meeting della Banca centrale giapponese del 3-4 aprile. Gli analisti si attendono che l’istituto guidato da Haruhiko Kuroda, che ha fissato il target di inflazione a un ambizioso 2%, incrementi il piano di acquisto bond includendo anche scadenze più lontane. L’attuale quantitative easing targato BoJ (Bank of Japan) prevede l’acquisto di titoli per 76 trilioni di yen con una scadenza massima di tre anni. Kuroda potrebbe addirittura violare la regola secondo cui lo stock di titoli pubblici non debba mai eccedere la quantità di moneta in circolazione.
“Riteniamo che l’attuale ritracciamento rappresenti un’opportunità di acquisto e confermiamo la nostra view di fine anno secondo cui il dollaroyen salirà in quota 100”, ha detto Gareth Berry, research analyst di Ubs.