Notizie Questa sera riflettori puntati su Washington

Questa sera riflettori puntati su Washington

18 Settembre 2013 15:22

Di seguito pubblichiamo un’analisi di mercato a cura di Stefano Gianti, analista di MIG Capital, relativa il tapering, il processo di riduzione degli stimoli monetari che la statunitense Federal Reserve dovrebbe annunciare in serata.

Questa sera alle 20.30 inizierà la conferenza stampa della FED. La nostra previsione è che la riduzione del quantitative easing inizierà al tasso di 10$miliardi al mese ed il rallentamento avverrà soprattutto sui Treasuries e non sui mortgage-backed securities proprio per sostenere la ripresa del mercato immobiliare visti anche i dati di oggi che hanno visto i nuovi cantieri edili residenziali crescere di sole 891mila unità contro le 917mila attese. Anche i permessi di costruzione relativi al mese di agosto hanno deluso le attese.

Il grafico a fondo pagina evidenzia come la crescita del settore immobiliare sia comunque costante ed il trend rimane positivo. Tra l’altro è ora importante sottolineare che la ripresa è avvenuta proprio grazie ad il primo piano di quantitative easing del 2009. Siamo ancora ovviamente molto lontani dai livelli pre-crisi del 2008 dove la i nuovi cantieri edili erano circa un milione e mezzo, ma è ovvio che è meglio prediligere una crescita sana e duratura piuttosto che rivivere la bolla del settore come accadde 6 anni fa.

Per quanto riguarda il meeting di questa sera sarà anche interessante notare le eventuali indicazioni provenienti dallo stesso board della Federal Reserve, visto il recente passo indietro di Lawrance Summers la cui eventuale elezione avrebbe stravolto gli equilibri e probabilmente la politica monetaria nel 2014. Altre indicazioni importanti le avremo venerdì durante il discorso di Bullard e Stern (membri del board).

La continuità di politica garantita dalla probabile elezione dell’attuale vice-chairwoman Yellen può fare anche pensare ad tapering più lento rispetto al previsto, nel caso la crescita tendenziale del PIL non riuscirà a mantenersi costantemente sopra il 2.2% e la disoccupazione rimanere ai livelli attuali. A proposito di questo è importante notare come il livello di occupazione negli USA sia attualmente al 63.2% soltanto, minimo ultratrentettanale. Questo dato da solo ci fa capire che l’economia ha ancora bisogno del sostegno della politica espansiva delle banche centrali.

L’impressione è che il grafico dell’EUR/USD abbia già scontato nelle prime ore di trattazione settimanale molte notizie visto il forte deprezzamento del biglietto verde (il Dollar Index quota sui minimi da un mese), la rottura al rialzo di area 1.34 e l’attacco ai massimi dell’anno avverrà soltanto se Bernanke dovesse mostrarsi oltremodo accomodante riducendo l’importo di acquisto di asset ad un tasso inferiore ai 5mld$/mese (e di conseguenza tutto il piano di uscita dal QE3 sarà rallentato).