News Notizie Mondo Quale nome dare alla crisi? (Fondionline.it)

Quale nome dare alla crisi? (Fondionline.it)

Pubblicato 10 Settembre 2007 Aggiornato 19 Luglio 2022 13:27
Crisi di liquidità o crisi del credito. Analizziamo le differenze tra denominazioni solo in apparenza simili. Il difficile momento vissuto dai mercati finanziari ha ricevuto una lunga serie di appellativi, differenti a seconda della percezione della gravità della congiuntura da parte dell'interlocutore di turno. Crisi ipotecaria, crisi di liquidità, crisi di fiducia, crisi del credito. L'uso di questi aggettivi non è casuale e fa parte di un dibattito intenso, soprattutto negli Stati Uniti, in merito all'intensità delle turbolenze finanziarie, sia di quelle attuali sia di quelle che presumibilmente si materializzeranno in futuro. Il problema, quello che rende davvero difficile etichettare questa crisi, è l'assenza di trasparenza del mercato dei derivati del credito, fatto che al momento impedisce di conoscere quanti e con quale intensità sono stati gli investitori coinvolti dalla crisi dei mutui subprime. Ottimisti e pessimisti discutono in questi giorni sul tema. I primi parlano di crisi di liquidità e di calo della fiducia. I secondi la denominano crisi del credito. La differenza tra le due denominazioni è sostanziale. In una crisi di liquidità, il debitore in grado di adempie le proprie obbligazioni, potrebbe far fronte ai suoi impegni con il ri- finanziamento dei debiti o ricorrendo all'allungamento delle scadenze nel tempo, ma in quel particolare lasso di tempo i suoi creditori non sono disposti né a ri-finanziare né ad allungare le scadenze. Si tratta, pertanto, di una crisi di fiducia. In una crisi di credito, il debitore non è in grado di assolvere i suoi impegni. Non potrebbe far fronte al debito neanche con il ri-finanziamento o con l'allungamento delle scadenze. Il creditore sarà costretto ad incassare la perdita del denaro prestato, senza avere molte chance di recuperarlo in futuro.