Prove tecniche di ripresa per i mutui: nel III trimestre domande tornano a crescere
Prove tecniche di ripresa per i mutui. Nel terzo trimestre dell’anno si registra una inversione di tendenza per quanto riguarda il numero di domande di mutui da parte delle famiglie italiane, che torna a crescere (+2% a luglio, +4% a agosto e +7% a settembre) dopo dieci trimestri consecutivi di contrazione. Nonostante il rimbalzo registrato, i primi 9 mesi del 2013 segnano comunque ancora una flessione del -6,2% rispetto ai primi 9 mesi del 2012 e i livelli pre-crisi appaiono ancora lontani. Lo rilevano i dati del bollettino trimestrale firmato CRIF e MutuiSupermarket.it. Sul fronte dei tassi, invece, si conferma l’aumentato peso della componente di domanda a tasso fisso e a tasso misto (rispettivamente pari al 18% e 8% del totale) a testimonianza di un’aspettativa di lento e continuo aumento dei tassi variabili sui prossimi trimestri. Nel complesso, in questa delicata fase la prudenza continua a caratterizzare i comportamenti delle famiglie: con riferimento alle nuove richieste di mutuo aumenta il peso della componente dei mutui con importo inferiore ai 100.000 euro, che nel terzo trimestre 2013 arriva a spiegare il 44% del totale delle richieste contro un 39% rilevato nel quarto trimestre 2012. In linea con questo trend, diminuisce anche l’importo medio erogato, che si attesta nel secondo trimestre a 115.249 euro (da confrontarsi con un importo medio del corrispondente trimestre 2012 pari a 127.568 euro) che rappresenta il valore più basso mai registrato da inizio 2009.
“Si stanno delineando, a piccoli passi, quelle che possiamo definire delle pre-condizioni di ripresa per il mercato dei mutui: da luglio la domanda sembra essere ritornata su una traiettoria di crescita e a ottobre lo spread BTp – Bund è sceso sotto la soglia dei 230 punti base per la prima volta dal luglio 2011, all’inizio della crisi finanziaria – ha commentato Stefano Rossini, amministratore delegato e fondatore di MutuiSupermarket.it. La ripresa del ciclo economico europeo dovrebbero rafforzare nel corso dei prossimi mesi i primi segnali favorevoli, permettendo un miglioramento delle condizioni di offerta mutui da parte del sistema bancario, sia lato spread proposti che lato valutazione del merito creditizio. In questo contesto, non si registrano ancora netti cambi di strategia da parte degli istituti di credito e l’aspettativa è che l’offerta di mutui sia destinata a migliorare solo gradualmente”.