Prosegue il tour americano di Monti, dopo Obama oggi incontra i big di Wall Street
Mario Monti prosegue il suo tour negli Stati Uniti dopo la celebrazione del Time e l’incontro con il presidente Obama. Da Washington il premier italiano volerà a New York, dove incontrerà gli operatori finanziari a Wall Street. Un altro passo fondamentale per il recupero della credibilità dell’Italia sui mercati, che si terrà proprio nel tempio della finanza mondiale. Successivamente Monti si recherà al Palazzo di Vetro, sede dell’Onu, per incontrare il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, e il presidente dell’Assemblea Generale, Al Nasser.
L’inizio del viaggio americano ha riservato non poche soddisfazioni al premier. L’autorevole Time Magazine gli ha infatti dedicato la copertina del suo nuovo numero (nell’edizione asiatica ed europea). Il settimanale definisce Monti “un primo ministro in tempi disperati” e nel titolo si chiede: “Quest’uomo può salvare l’Europa”?. Dopo aver incassato la fiducia della stampa Usa, Monti si è recato alla Casa Bianca per l’incontro con Obama, che in un’intervista rilasciata a “La Stampa” aveva dichiarato che “sotto la leadership di Monti l’Italia sta facendo passi impressionanti al fine di modernizzare la sua economia, ridurre il proprio deficit attraverso una combinazione di misure su entrate e spese, riposizionando la nazione sul cammino verso la crescita”.
Nello studio ovale, nella tarda serata di ieri, il presidente Obama ha poi dichiarato che la relazione tra l’Italia e gli Stati Uniti non è mai stata così forte. A stretto giro è arrivata la replica di Monti: “i mercati vivono di una merce rara che è la credibilità. Quindi il fatto che il presidente degli Usa esprima sull’Italia una valutazione positiva è già di per sé un aiuto concreto”. Anche Hillary Clinton ha espresso tutta la sua fiducia nell’operato dell’esecutivo italiano: “crediamo nello straordinario impegno del presidente Obama”.
Riguardo ai temi di strettissima attualità che stanno affrontando i Paesi europei per uscire dalla crisi dei debiti sovrani, Monti e Obama hanno auspicato entrambi nuove misure di stimolo per la crescita economica e il rafforzamento dei cosiddetti “firewall” finanziari europei. A Berlino qualcuno avrà sentito fischiare le orecchie.