Produzione industriale frena lo yen, aussie in caduta su parole Stevens (Rba)
I riscontri inferiori alle attese per la produzione industriale giapponese si fanno sentire oggi sull’andamento dello yen che ritraccia rispetto alle altre principali valute. Il dato di giugno sulla produzione industriale ha evidenziato una contrazione mensile pari al 3,3% mentre su base annua si è evidenziato un calo pari al 4,8%. Gli analisti si attendevano rispettivamente un -1,5% congiunturale, -2,6% tendenziale.
Il cross dollaro/yen è così risalito fino a 98,45 dopo che ieri aveva toccato i minimi a oltre un mese a 97,6 yen.
Tra le valute ad alto rendimento spicca oggi il nuovo segnale di debolezza del dollaro australiano. Il cosiddetto aussie che cede circa un punto percentuale e mezzo rispetto al dollaro Usa ripiombando a ridosso di quota 0,9 (minimo intraday a 0,9051) non lontano dai minimi dal 2010 toccati nelle scorse settimane.
La forte ondata di vendite è coincisa con le parole del governatore della Reserve Bank of Australia, Glenn Stevens, che ha rinsaldato le attese di nuovi tagli del costo del denaro. “Le prospettive di inflazione lasciano spazio per più bassi tassi di interesse se si renderà necessario un nuovo supporto alla domanda”, ha detto Stevens in un discorso tenuto oggi a Sydney. In merito al recente declino del tasso di cambio, il numero uno della banca centrale australiana ritiene che abbia un senso dal punto di vista macroeconomico “e non sarebbe una grande sorpresa se nel corso del tempo si assisterà a ulteriori cali”.