Privatizzazione Rbs: governo UK vende prima tranche. Minusvalenza del 30% per i contribuenti
4 Agosto 2015 09:36
Dopo aver annunciato in giugno la scelta di avviare la privatizzazione di Royal Bank of Scotland, il governo britannico è passato alle vie di fatto e ha ceduto sul mercato una prima tranche di titoli. Rbs venne nazionalizzata con i soldi dei contribuenti da un crack che rischiava di travolgere l’intero settore finanziario britannico.
Il governo inglese ha venduto una quota di titoli di Royal Bank of Scotland pari al 5,4% del capitale della società. La vendita è avvenuta al prezzo di 330 pence per azione e ha portato a un incasso complessivo di 2,1 miliardi di sterline, ben al di sotto del prezzo di 500 pence pagato per il salvataggio. “È una prima tappa importante affinché la banca torni al privato, è la cosa giusta da fare per i contribuenti e per le imprese inglesi” ha commentato il cancelliere dello Scacchiere George Osborne.
Royal Bank of Scotland fu salvata dal fallimento, a spese dello Stato, con 45,5 miliardi di sterline per l’80% del capitale. Al valore di cessione della prima tranche, 330 pence per azione, il governo britannico incasserebbe circa 30 miliardi di sterline dalla privatizzazione con una perdita secca di oltre 15 miliardi per le tasche del contribuente.
“Il recente ritorno alla profittabilità di Rbs – commenta Michael Hewson, chief market analyst di CMC Markets UK – potrebbe aver spinto il processo decisionale che ha portato al collocamento della prima quota sul mercato”. Rbs ha terminato il secondo trimestre del 2015 con una crescita del 27% nei profitti. Ancora più importante è però un’altra motivazione “Continuano a esserci miliardi di sterline dei contribuenti bloccati in un istituto bancario senza che generino alcun ritorni e che potrebbero essere utilizzati per altre ragioni. Forse la vendita delle prossime quote potrà avvenire a quotazioni maggiori ma attendere e sperare che Rbs ritorni a break even non è il modo per generare ritorni migliori. Meglio liberare il capitale nelle prossime settimane e nei prossimi mesi e metterlo in attività più proficue”.
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