Notizie Notizie Italia Privatizzazione Alitalia, è il giorno delle offerte non vincolanti

Privatizzazione Alitalia, è il giorno delle offerte non vincolanti

16 Aprile 2007 07:15

Nuova puntata per la privatizzazione di Alitalia. È cominciata una giornata decisiva per la società italiana e per i tre i pretendenti (il trio composto dal fondo americano Texas Pacific Group-Matlin Patterson-Mediobanca, Unicredit-Aeroflot e infine, Ap Holding dell’imprenditore Carlo Toto, patron di Air One) chiamati a presentare, entro le ore 17, le loro offerte non vincolanti per ottenere il controllo della compagnia di bandiera nostrana, consegnando agli advisor del ministero dell’Economia, Merrill Lynch, un progetto di piano industriale, impegno finanziario e anche delle indicazioni di massima su un primo prezzo.

 

Prezzo che non sarà certo quello definitivo, ma che avrà un ruolo chiave nella scelta dell’acquirente. Insomma, dalle offerte non vincolanti prese oggi in considerazione dal Tesoro, si capirà quanto ogni singolo candidato “faccia davvero sul serio”. Per i tre concorrenti sono ancora molti i dubbi da sciogliere. Una prima incognita è rappresentata da Carlo Toto, patron di AirOne, consapevole di non riuscire a vincere la gara, che ritiene,comunque, di poter fare della società di Via della Magliana la quarta in Europa. E poi o può continuare a portare avanti la causa della totale “italianità” della sua offerta.

Dubbi aleggiano anche sul nome di Aeroflot che non ha ancora trovato un partner europeo. Infine, rimane la cordata italo-americana Mediobanca, Tpg e Matlin che ha certamente tutte le carte in regole dal punto di vista finanziario, ma che non è totalmente concentrata sull’affare a causa di altre acquisizioni nel settore aereo che stanno seguendo parallelamente ad Alitalia. In primis Texas Pacific che ha messo gli occhi anche sulla spagnola Iberia mentre Matlin Patterson che ha già messo le mani su due piccole compagnie americane.


Adesso non resta che attendere. I potenziali acquirenti, oltre al piano industriale preliminare e alla percentuale del capitale sociale di Alitalia che s’intendono acquisire, come indicato nella lettera spedita dal Tesoro lo scorso 23 febbraio, dovranno anche indicare le fonti di finanziamento e le modalità con cui procedere alla successiva offerta pubblica. Inoltre, dovranno essere messe nero su bianco la tempistica e le procedure per ottenere le risorse finanziarie necessarie. Come già ribadito dal Tesoro, tra i requisiti fondamentali presenti nel piano industriale non dovrà mancare il mantenimento per la durata di 8 anni dell’identità nazionale, del marchio e del logo della compagnia.


E nell’attesa Alitalia vola a Piazza Affari. In avvio di contrattazioni il titolo compagnia di bandiera italiana guadagna l’1,68%, scambiando a 1,028 euro per azione.