Primo calo in cinque sedute per il dollaroyen
Seduta a due velocità per il dollaroyen. Dopo aver toccato i massimi da 3 anni e mezzo nel corso della seduta asiatica in quota 96,68 yen, la moneta nipponica è tornata a rafforzarsi e in questo momento l’incrocio tra le due valute segna un rosso dello 0,3% a 95,97. Si tratta del primo calo nelle ultime cinque sedute.
In un primo tempo la divisa del Sol Levante era stata penalizzata dall’indiscrezione secondo cui il neo governatore della Bank of Japan, Haruhiko Kuroda, potrebbe rompere gli indugi e annunciare interventi di sostegno alla crescita già a partire dalla prossima settimana (senza aspettare la riunione del board in calendario ad aprile).
Il recupero nel corso della seduta europea è attribuibile all’opposizione del partito democratico giapponese alla nomina di Kikuo Iwata alla carica di vice governatore della stessa BoJ. Iwata, che nei giorni scorsi ha rimarcato che per raggiungere il target di inflazione al 2% è necessario “un deciso allentamento”, secondo l’opposizione punterebbe a ridurre quel che resta dell’indipendenza della Banca centrale.
Secondo i dati diffusi dalla Commodity Futures Trading Commission, nella settimana al 5 marzo i contratti ribassisti sul dollaroyen hanno superato quelli long di 73.400 unità, il livello massimo dallo scorso 8 gennaio.