Prevale la cautela sui mercati. Fca e Cnh cavalcano l’onda dei titoli ciclici
I listini europei si muovono poco distanti dalla parità, nonostante la chiusura contrastata di Wall Street. La sessione di ieri ha visto sotto pressione i titoli tecnologici che hanno pesato sulle performance del Nasdaq, per la seconda sessione consecutiva. Alcuni analisti, dopo la notizia del vaccino anti-coronavirus, hanno già paventato una grande rotazione dai titoli delle Big Tech e ‘stay at home’ verso i titoli ciclici. Quella di oggi è una seduta scarna di dati macro, in cui gli investitori attendono le dichiarazioni della presidente della Bce, Christine Lagarde, che a partire dalle 14 apre il Forum Bce che durerà oggi e domani.
Fca mette nel mirino 12,6 euro
Il quadro grafico di Fca è improntato al rialzo come si può vedere dalla trend line ascendente di breve periodo costruita sui minimi di maggio e agosto e poi riconfermata a ottobre. Grazie alla forza del movimento rialzista, enfatizzato anche da RSI in ipercomprato, il titolo ha superato il 61,8% di Fibonacci a 11,2 euro di tutto il down trend avviato a novembre 2019. In tale contesto, Fca ha tutte le carte in regola per puntare alla resistenza a 12,6 euro, il cui break aprirebbe la strada verso 13,7 e 14,7 euro, il massimo del 2019.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare i Turbo Open End UniCredit ISIN DE000HV4GHN2 con leva 3 volte e strike a 9,650576 euro e ISIN DE000HV4FKB3 con leva 5 volte e strike a 8,105536 euro.
Al ribasso, invece, troviamo un’area di supporto importante rappresentata dal livello statico degli 11 euro e dalla trend line rialzista citata in precedenza. La rottura darebbe spazio a ribasso verso 10 e 9,2 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End UniCredit ISIN DE000HV48RB7 con leva 9 volte e strike a 13,36941 euro.
Cnh Industrial verso 61,8% di Fibonacci
Dal punto di vista grafico, Cnh Industrial ha esibito una grande prova di forza dal minimo del 30 ottobre a 6,24 euro. Il poderoso rimbalzo ha permesso al titolo di superare diversi livelli chiave e tornare a rivedere quota 8 euro. In tale scenario, il prossimo ostacolo al rialzo è il 61,8% di Fibonacci a 8,3 euro (di tutto il down trend avviato a settembre 2019). Il superamento di tale livello aprirebbe ad allunghi verso 8,8 e 9,3 euro.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare i Turbo Open End UniCredit ISIN DE000HV4FBA4 con leva 3 volte e strike a 5,087186 euro e ISIN DE000HV4D5H2 con leva 4 volte e strike a 4,111491 euro.
Al ribasso, invece, il primo supporto da tenere monitorato si colloca a 7,6 euro, il 50% di Fibonacci. La rottura potrebbe innescare ricadute con target 7,3 e 7 euro. Importante la tenuta di quest’ultimo livello per evitare un peggioramento del quadro tecnico del titolo.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End UniCredit ISIN DE000HV49XM0 con leva 7 volte e strike a 9,097935 euro.