Notizie Notizie Italia Il prestito torna alle origini e diventa etico-solidale

Il prestito torna alle origini e diventa etico-solidale

4 Maggio 2009 10:32

Intervista a Maurizio Sella, fondatore di Zopa in Italia –


Domanda: Come nasce il social lending?
Risposta:
I principi che ne sono alla base hanno origini antiche. Prestarsi denaro a vicenda è infatti un fenomeno che è sempre esistito all’interno di comunità sociali strutturate, i cui membri condividono un legame di solidarietà reciproca. Il social lending (letteralmente prestito sociale) si basa sulla creazione di una comunità nella quale i richiedenti (coloro che richiedono un prestito) e i prestatori (coloro che investono il proprio denaro prestandolo ad altri) possono interagire direttamente tra loro, senza ricorrere ad intermediari, ottenendo così condizioni migliori per entrambi: tassi più bassi per chi ottiene il prestito e interessi più alti per chi presta denaro. Esiste quindi un aspetto sociale ed etico-solidale di questa esperienza, dal momento che le interazioni avvengono direttamente tra persone, senza passare per un intermediario anonimo.


D.: Come Zopa.it ha portato online questa forma di scambio?
R.:
Zopa.it è una piattaforma tecnologica che permette alle persone fisiche (non giuridiche) di prestare e richiedere denaro.
 
Il ruolo di Zopa è quello di rendere possibile un accordo tra richiedenti e prestatori, ossia creare il mercato e fissarne le regole, assicurare l’efficienza del sistema e la sua funzionalità dal punto di vista tecnologico, effettuare la valutazione del merito creditizio dei richiedenti e gestire le transazioni tra le parti, inclusi i flussi di pagamento. Non concorre però in nessun modo nel determinare i tassi correnti all’interno della comunità, i quali dipendono solo e soltanto dall’incontro diretto tra domanda e offerta.


D.: Zopa.it è un’idea italiana?
R.:
Il modello Zopa è nato nel 2005 in Gran Bretagna, dove è stato creato e messo a punto da Zopa Ltd, l’azienda che gestisce la comunità britannica di Zopa.com. Zopa.it, che opera in Italia in virtù di un accordo di Franchising con Zopa Ltd, è una società per azioni autorizzata dalla Banca d’Italia e soggetta ala sua supervisione. Dopo un anno di attività in Italia, il portale ha 36.291 iscritti e ha erogato oltre mille prestiti per un ammontare pari a 5.449.590 euro. Il tasso medio dei prestiti erogati (Taeg) è stato 9,68%, mentre il rendimento medio lordo negli ultimi dodici mesi è stato del 7,9% (tutti i dati sono al 27 marzo 2009).


D.: Come si accede a Zopa.it?
R.:
Il primo passo è iscriversi al sito, scegliendo un nickname e una password. Successivamente, se si è richiedenti bisogna indicare la somma richiesta e la durata del prestito (massimo 48 mesi). In base ai dati personali e di reddito forniti e a un controllo online sulla situazione creditizia, Zopa.it classifica il richiedente su una scala di classi di merito creditizio, quindi compone il prestito sulla base delle offerte per la particolare classe del richiedente e per la durata. Se si è prestatori, è possibile visualizzare l’andamento dei mercati di Zopa.it e decidere in quale classe, per quale durata e a che tasso prestare una somma di denaro.


D.: Come sono tutelate le parti?
R.:
Zopa.it si avvale di procedure e di accertamenti volti a garantire la massima sicurezza all’interno della comunità. Innanzitutto per minimizzare il rischio Zopa.it fraziona l’importo offerto dal prestatore mediamente su 50 diversi richiedenti. Inoltre l’identificazione del richiedente e la valutazione del suo merito creditizio viene effettuata in maniera molto scrupolosa. Infine, in caso di ritardi di pagamento, Zopa.it si avvale dei servizi di un’azienda specializzata in recupero crediti. E’ bene ricordare anche che circa il 65% dei richiedenti sottoscrive una polizza che li protegge dagli imprevisti della vita come la malattia, gli incidenti e la perdita del lavoro.