Povertà: Codacons, peggio di Spagna e lontanissimi da Francia e Germania
"I dati diffusi oggi dall’Istat ci dicono che in 10 anni il numero di persone a rischio povertà o esclusione sociale ha subito una abnorme crescita". E' il commento del presidente del Codacons Carlo Rienzi. Infatti nel 2006 il 25,9% della popolazione (pari a 15.315.000 individui) era a rischio esclusione o povertà, contro il 30% dei residenti registrati nel 2016 (18.136.663 individui).
"Un dato vergognoso anche a confronto degli altri paesi europei – prosegue Rienzi – . Sul fronte povertà l’Italia fa addirittura peggio della Spagna, dove l’indicatore sintetico di rischio di povertà o esclusione sociale si ferma al 27,9% della popolazione, ed è lontanissima da Francia (18,2%) e Germania (19,7%). Crescono anche le disuguaglianze sociali con la conseguenza che i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri continuano a sprofondare nella povertà".
"Un dato vergognoso anche a confronto degli altri paesi europei – prosegue Rienzi – . Sul fronte povertà l’Italia fa addirittura peggio della Spagna, dove l’indicatore sintetico di rischio di povertà o esclusione sociale si ferma al 27,9% della popolazione, ed è lontanissima da Francia (18,2%) e Germania (19,7%). Crescono anche le disuguaglianze sociali con la conseguenza che i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri continuano a sprofondare nella povertà".