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Poste Italiane smentisce stime dossier Uil su stipendi cda

Pubblicato 11 Marzo 2016 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:39
Poste Italiane ha smentito ieri sera le stime attribuite da agenzie di stampa ai componenti del Cda da studi commissionati dalla sigla sindacale Uil. Il gruppo postale sbarcato lo scorso anno a Piazza Affari precisa che gli emolumenti spettanti ai Consiglieri di Amministrazione sono stati fissati dall'Assemblea ordinaria ad inizio mandato (maggio 2014) ed ammontano a 60.000 euro lordi annui per il presidente e 40.000 euro lordi annui per i Consiglieri. Il Cda ha altresì deliberato (dicembre 2015) di riconoscere ai consiglieri di amministrazione, in ragione della loro partecipazione ai Comitati costituiti al suo interno, ulteriori compensi pari a 30.000 euro per il presidente del Comitato Controllo e Rischi e 20.000 euro per gli altri due membri del Comitato Controllo e Rischi; 20.000 euro per il presidente del Comitato Remunerazioni e 15.000 euro per gli altri due membri; infine 20.000 euro per il presidente del Comitato Nomine e 15.000 euro per gli altri due membri. "La costituzione di tali Comitati - conclude la nota di Poste - si è resa necessaria al fine di adeguare l'assetto di governo societario di Poste Italiane alle raccomandazioni del Codice di autodisciplina delle società quotate e alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia applicabili alla Società in ragione delle attività condotte per il tramite del Patrimonio Destinato BancoPosta".
Il dossier commissionato dall'Uil riportava che i membri del cda di Poste italiane in dieci anni hanno visto lievitare la busta paga del 189,3% passando dai 178mila euro lordi all'anno nel 2005 a punte di 515mila euro lordi del 2014.