Notizie Notizie Italia Poste Italiane: Caio, in Borsa per creare valore e mettere in vetrina anche l’Italia (Video)

Poste Italiane: Caio, in Borsa per creare valore e mettere in vetrina anche l’Italia (Video)

12 Ottobre 2015 13:13
Poste Italiane prepara la maggior Ipo del 2015 in Europa puntando a una forte crescita dopo il 2014 difficile e puntando su una politica di dividendi molto generosa per i prossimi due anni. “La nostra è la più grande Ipo dell’anno in Europa – sottolinea Francesco Caio, amministratore delegato di Poste Italiane – e sicuramente Poste può rappresentare una buona proxy del sentiment verso l’Italia“. Il Financial Times ha definito la privatizzazione di Poste “la più grande da oltre 10 anni” sottolineando il fatto che si tratta di un importante banco di prova per la reputazione del governo italiano. 
Appeal crescente dell’Italia tra ritorno a crescita e riforme 
In attesa di vedere come andranno le due settimane di collocamento, da oggi fino al 22 ottobre, l’ad di Poste ha rimarcato come già nelle scorse settimane gli incontri con i grandi investitori esteri abbiano dato responsi molto positivi con un crescente interesse in generale verso l’Italia. “Gli investitori guardano con interesse all’Italia e dagli incontri fatti a New York e Londra abbiamo denotato un crescente ottimismo circa le prospettive del paese che dovrebbe trovare sponda in una crescita vigorosa accompagnata da un importante programma di riforme”, ha detto questa mattina l’amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’operazione di quotazione in Borsa della società di servizi postali. 
Dividendi, payout oltre l’80% nei prossimi due anni, poi si vedrà
Poste si presenta all’appuntamento con la quotazione In Borsa con il varo di una politica di dividendi molto generosa che prevede per i prossimi 2 anni un pay out ratio di almeno l’80%. Lo hanno confermato oggi i top manager del gruppo nel corso della presentazione dell’Ipo che porterà sul mercato quasi il 40 per cento del capitale di Poste. “Il pay out minimo sarà pari all’80% dell’utile netto consolidato – ha rimarcato Luigi Ferraris, direttore finanziario del gruppo – una politica di dividendi generosa e sostenibile”. Guardando oltre il 2016, l’ad Francesco Caio ha sottolineato che molto dipenderà dagli sviluppi del gruppo alla luce di un piano industriale che cambia nel tempo”. Ad oggi, ha rimarcato Caio, l’azienda presenta cassa libera dopo gli investimenti per sviluppo e la crescita e pertanto abbiamo deciso di proporre un pay out importante. “E’ comunque una politica limitata nel tempo e daremo gli aggiornamenti necessari al mercato anche considerando il possibile emergere di idee per investire con ritorni molto elevati”.
Codacons: privatizzazione conviene più ad azienda che ai cittadini
Dubbi e perplessità da parte del Codacons sull’operazione di privatizzazione di Poste Italiane. “Temiamo che l’ingresso di Poste in Borsa convenga più all’azienda che ai cittadini – spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – . Nel tempo infatti Poste Italiane è diventata sempre più banca e sempre meno servizio postale, con ripercussioni non indifferenti per l’utenza. Le nostre paure riguardano in particolare il servizio universale che, pur essendo poco remunerativo, deve essere garantito, indipendentemente dalla privatizzazione”.
I dettagli dell’offerta: valutazione vicina ai 10 mld, bonus share del 5% 
Il debutto a Piazza Affari è previsto il 26 o 27 ottobre con il Tesoro che metterà sul mercato quasi il 40% del capitale considerando anche bonus share e greenshoe. L’Offerta ha ad oggetto un quantitativo massimo di 453 milioni di azioni ordinarie, poste in vendita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, corrispondente al 34,7% del capitale sociale con le azioni cedute dal Ministero potranno raggiungere il 38,2% del capitale della società in caso di esercizio integrale dell’opzione greenshoe). L’intervallo di valorizzazione della società è compreso tra un minimo non vincolante di 7.837 milioni di euro ed un massimo vincolante per la sola Offerta Pubblica di 9.796 milioni, pari ad un minimo non vincolante di 6 euro per azione ed un massimo vincolante per la sola Offerta Pubblica di 7,50 euro per azione. Per il Tesoro l’incasso massimo dall’Ipo sarà di 3,7 mld di euro. 
L’offerta comprende sia una tranche rivolta al pubblico indistinto in Italia che una tranche riservata ai dipendenti del gruppo residenti in Italia composta da un massimo di circa 14,9 milioni di azioni. Con specifico riferimento alla tranche rivolta al pubblico indistinto, potranno essere presentate domande di adesione per quantitativi minimi di 500 azioni (Lotto Minimo) o suoi multipli. 
Agli assegnatari delle azioni Poste Italiane che manterranno il possesso delle azioni per almeno 12 mesi spetterà una bonus share del 5%, ossia l’attribuzione gratuita di 1 azione ordinaria della società ogni 20 Azioni assegnate nell’ambito dell’Offerta Pubblica.