Populismo spaventa ancora Moody’s, negativo outlook debiti sovrani globali. Occhio a tassi BTP
La bomba globale dei debiti sovrani continua a preoccupare le agenzie di rating: è di poche ore fa l’annuncio di Moody’s, che ha emesso per il 2020 un outlook negativo sui titoli pubblici dei 142 debiti sovrani che monitora, Italia inclusa, che ammontano alla cifra astronomica di $63,2 trilioni.
Il motivo principale del pessimismo è riassunto nel contesto politico “senza precedenti e imprevedibile”. Contesto politico che proprio in Italia ha ricoperto un ruolo determinante, visto che Moody’s, nella sua nota, ha detto chiaramente che “in Italia l’ascesa dei partiti populisti su entrambi i fronti del ventaglio politico ha distolto i politici dall’attuare le riforme necessarie a risolvere i ben sedimentati ostacoli di lungo periodo alla crescita”.
L’Italia non è però una eccezione visto che, in molte economie sia avanzate che emergenti, l’agenzia ha parlato dell’ascesa di movimenti “populisti” come di un fattore che, nell’indebolire la forza delle istituzioni, sta mettendo a repentaglio l’efficacia delle scelte di politica interna che vengono adottate dai vari governi, oltre che rafforzando i rischi di governance e sociali.
A ciò va aggiunta l’escalation delle tensioni commerciali globali, si legge ancora nella nota di Moody’s, che aumentano i rischi di shock finanziari o economici, minando la stessa capacità delle autorità politiche di gestire questi shock.
“Il contesto politico antagonista sta indebolendo le istituzioni nazionali e globali, riducendo la capacità di assorbimento degli shock degli stati sovrani caratterizzati da elevati debiti e bassi cuscinetti fiscali – si legge ancora nella nota – Il rischio eventi negativi sta aumentando, facendo salire lo spettro di inversioni nei flussi di capitali che finirebbe per cristallizzare le vulnerabilità dei titoli di Stato più deboli”.
Tra gli ultimi interventi di Moody’s, da segnalare l’outlook a negativo dell’outlook sul Regno Unito complici, ovviamente, le preoccupazioni sulla Brexit.
La nota di Moody’s non è stata presa molto bene dalla carta italiana, con i tassi sui BTP decennali che hanno chiuso la sessione di ieri all’1,356%, a fronte di uno spread BTP-Bund che ha testato il record dall’inizio di settembre, ovvero quota 160 punti base.
Oggi il Tesoro italiano ha collocato tutti i complessivi 5,5 miliardi di euro di Bot a 12 mesi offerti, a fronte di un tasso che è salito rispetto all’asta precedente, pur rimanendo negativo.
Il tasso è avanzato di 8 punti base a -0,135%. La domanda è stata di 8,7 miliardi circa, pari a un rapporto di copertura (bid to cover) di 1,58.