Popolare Vicenza: bond senior a 5 anni, richieste per oltre 2,5 miliardi
Banca Popolare di Vicenza lo scorso 4 marzo ha dato mandato a Barclays, Deutsche Bank, Morgan Stanley, Nomura e Unicredit di organizzare una serie di meeting con gli investitori per l'eventuale lancio di un'emissione obbligazionaria senior sotto EMTN Programme. Così recira una nota dell'istituto bancario. Il roadshow ha toccato le principali piazze finanziarie europee (Londra, Parigi, Francoforte e Milano) e si è concluso positivamente nella giornata di martedì 10 marzo.
A seguito dei feed-back positivi ricevuti da parte degli investitori, Banca Popolare di Vicenza ha annunciato al mercato una emissione a 5 anni di tipo benchmark nella giornata di giovedì 12 marzo, avviando la fase di raccolta ordini alle 9.00 CET. Il "book" è stato chiuso in tarda mattinata con richieste da parte di oltre 300 investitori, sia italiani che internazionali, con ordini raccolti per oltre 2,5 miliardi di euro (quasi 3,5 volte l'ammontare dell'emissione).
Gli ordini da parte degli investitori istituzionali sono pervenuti per oltre il 67% dall'estero (di cui il 40% circa da parte di investitori UK) e per il 33% circa dall'Italia.
L'elevato interesse registrato sul mercato ha permesso all'istituto di ridurre lo spread dagli originari 285 a 270 punti base e fissare l'ammontare dell'emissione a 750 milioni di euro, con un rendimento finale per gli investitori di poco sotto il 3%. Tale importo configura questa emissione come la transazione di maggiori dimensioni mai fatta da Banca Popolare di Vicenza nell'ambito di bond istituzionali.
A seguito dei feed-back positivi ricevuti da parte degli investitori, Banca Popolare di Vicenza ha annunciato al mercato una emissione a 5 anni di tipo benchmark nella giornata di giovedì 12 marzo, avviando la fase di raccolta ordini alle 9.00 CET. Il "book" è stato chiuso in tarda mattinata con richieste da parte di oltre 300 investitori, sia italiani che internazionali, con ordini raccolti per oltre 2,5 miliardi di euro (quasi 3,5 volte l'ammontare dell'emissione).
Gli ordini da parte degli investitori istituzionali sono pervenuti per oltre il 67% dall'estero (di cui il 40% circa da parte di investitori UK) e per il 33% circa dall'Italia.
L'elevato interesse registrato sul mercato ha permesso all'istituto di ridurre lo spread dagli originari 285 a 270 punti base e fissare l'ammontare dell'emissione a 750 milioni di euro, con un rendimento finale per gli investitori di poco sotto il 3%. Tale importo configura questa emissione come la transazione di maggiori dimensioni mai fatta da Banca Popolare di Vicenza nell'ambito di bond istituzionali.