Polveriera Carige: Malacalza boccia soluzione Apollo, commissari insorgono

Weekend di fuoco per Carige. Dopo le indiscrezioni dei giorni precedenti che vedevano profilarsi una soluzione con Apollo in pole position per il salvataggio della banca genovese, è arrivata la presa di posizione intransigente di Vittorio Malacalza, azionista di riferimento con quasi il 28% del capitale.
L’imprenditore non ha usato mezzi termini per palesare la contrarietà alla soluzione che si va delineando, trincerandosi dietro la mancanza di un progetto industriale dietro l’intervento del fondo Apollo. Malacalza ha specificato cosa intende per piano industriale: “E’ l’opposto di finanziario. La finanza per me è un mezzo per arrivare a fare un progetto industriale. Questo è il concetto che ho sempre applicato, vedrò e giudicherò la banca sulla base di queste cose”. Per rincarare la dose circa la poca convinzione circa lo scenario che si sta delineando, Malacalza ha così risposto alla domanda se si sente fiducioso per il futuro di Carige: “Fiducioso è una parola grossa. Non so niente, chiedetelo ai commissari e ai miei figli”.
La dura replica dei commissari
Parole di fuoco che hanno portato alla replica dei Commissari straordinari Fabio Innocenzi, Pietro Modiano e Raffaele Lener. Il trio, alla guida della banca da inizio anno dopo che la Bce ha commissariato Carige, nella giornata di domenica hanno diramato un comunicato duro chiaramente rivolto alla posizione presa da Malacalza. “I commissari sono al lavoro dall’inizio dell’anno per realizzare, in linea con le indicazioni di BCE, una business combination in grado di garantire la continuità e lo sviluppo dell’Istituto superando i problemi economici e finanziari ereditati dagli ultimi esercizi e i problemi di governance resi evidenti dall’esito dell’Assemblea del 22 dicembre ultimo scorso” (con Malacalza che votò contro l’aumento di capitale, ndr), rimarca la nota di Carige. In tale quadro, prosegue il comunicato, sono state sollecitate, anche con l’ausilio di primari advisor, manifestazioni di interesse da parte di tutti i soggetti di natura sia bancaria sia finanziaria potenzialmente interessati.
Infine un appello alla serenità a tutte le parti in causa. “In questa fase delicata e decisiva per le prospettive future della Banca, è auspicabile il più alto grado di serenità e sobrietà nei giudizi da parte di tutti nell’interesse della Banca, dei suoi dipendenti, dei suoi clienti, del complesso del suo azionariato e del suo territorio. I Commissari proseguono nel loro lavoro per individuare una soluzione improntata alla massima tutela possibile di tutte le componenti che costituiscono Banca Carige”.
I possibili termini dell’accordo con Apollo
I rumor di venerdì davano Apollo sempre più in pole per il salvataggio di Carige, con un possibile tandem con Warburg, due dei tre fondi (il terzo è Varde) che si sono fatti nuovamente avanti per approfondire le trattative con i commissari straordinari. Nello schema di accordo rientrerebbe anche lo Schema Volontario del Fondo Interbancario (Fitd) con la conversione del bond subordinato da 330 milioni di euro in capitale, confermando l’impegno già assunto ai tempi di BlackRock. I tempi potrebbero essere stretti, già nella seconda metà di giugno. L’operazione richiederebbe però il via libera all’operazione da parte del primo socio, la famiglia Malacalza. Altre indiscrezioni stampa vedono tempi leggermente più lunghi per l’accordo, ma comunque entro luglio considerando che siamo già al sesto mese di commissariamento e c’è già stato un rinvio, concesso dalla Bce, dopo il dietrofront di BlackRock un mese fa.