Pmi Ue sostiene l’euro. Abe torna a pressare la BoJ
Sull’altalena oggi l’euro in scia alle controverse indicazioni arrivate dagli indici Pmi europei. Dopo essere sceso di slancio sotto quota 1,33 rispetto al dollaro a seguito del debole Pmi manifatturiero francese (sceso a 42,9 punti a gennaio, minimo dal marzo 2009), si è ripreso prontamente tornando a guadagnare terreno in quota 1,3335 grazie al Pmi manifatturiero tedesco salito a 48,8 punti e quello dell’eurozona a 47,5 punti, sui massimi a 10 mesi.
Da monitorare ancora una volta lo yen che ha ripreso ha perdere terreno con velocità rispetto alle altre principali valute dopo tre sedute di apprezzamento. Il cross euro/yen è tornato sopra 119 e il $/Y a 89,5, non lontano dai massimi a 2 anni e mezzo toccati a inizio ottava sopra quota 90. E’ tornato a parlare di politica monetaria il premier nipponico, Shinzo Abe, rimarcando l’aspettativa di un’azione decisa della Bank of Japan. “Mi aspetto che la BOJ adotti coraggiose misure di allentamento monetario – ha detto oggi Abe – in modo che si raggiunga il target di inflazione il prima possibile”. martedì la Banca centrale nipponica ha alzato il target di inflazione al 2% dall’1% precedente annunciando un piano “Open-Ended” di acquisto di asset per 13 mila miliardi di yen su base mensile a partire dal gennaio 2014.