Plotone di 61 nuovi UBS ETF invade Piazza Affari
UBS inaugura il nuovo anno con la più grande emissione simultanea di sempre per il mercato ETFPlus. I nuovi ETF portati a Milano da UBS, che risulta al sesto posto in Europa per patrimonio in gestione tra gli operatori in ETF con complessivi 9,3 mld di euro (fonte ETFGI, dicembre 2012), presentano un mix di offerta tra azionari, obbligazionari e indici alternativi. “Attraverso la nostra gamma di ETF – ha dichiarato Clemens Reuter, responsabile a livello globale di UBS ETF, presente a Piazza Affari per la presentazione della nuova gamma di ETF – intendiamo aggiungere valore per gli investitori italiani fornendo strumenti e soluzioni per una gestione efficiente ed efficace dei portafogli. I nostri ETF sono studiati per essere considerati prodotti di risparmio gestito, spaziando da strategie core a strategie satellite”.
Peculiarità dell’offerta dell’istituto elvetico è il modello di classi di ETF con un modello di pricing differenziata: Gli ETF Classe “A” presentano un TER standard e valore NAV standard, mentre quelli Classe “I” offrono un TER molto contenuto e valore minimo di sottoscrizione più elevato. La seconda tipologia la si può identificare come rivolta a investitori istituzionali, ma entrambe le tipologie sono quotate e disponibili per tutti quindi l’ETF Classe I può essere acquistato anche da investitori retail facoltosi. Entrambe le classi hanno lo stesso asset pool (patrimonio).
Più alternative sullo stesso sottostante
UBS propone ETF sia a replica fisica sia a replica sintetica, consentendo ai clienti di scegliere il modello che meglio si adatta alle proprie esigenze di investimento. “Tra i focus della nostra offerta – ha rimarcato Simone Rosti, responsabile per l’Italia di UBS ETF – c’è l’attenzione verso i clienti attraverso una struttura prodotti variegata al fine di servire clienti diversi con diverse esigenze”. L’istituto elvetico offre in alcuni casi la possibilità di scegliere tra strumenti aventi lo stesso sottostante ma con caratteristiche di replica o politica di dividendi differenti tra loro. Ad esempio sull’indice MSCI EMU sono ben quattro gli ETF a disposizione degli investitori che si differenziano per modalità di replica, con i due nuovi quotati che presentano una replica sintetica con l’accumulo dei dividendi, di contro quelli che UBS aveva già portato a Piazza Affari nel 2010 si avvalgono della replica fisica e distribuiscono i dividendi. I prodotti a replica sintetica proposti da Ubs presentano inoltre un modello commissionale esclusivo basato sul concetto di “drag level”, ovvero TER più costi dello swap. I costi dello swap per i prodotti a replica sintetica sono resi noti e all’investitore è data informazione sui costi totali su base annua.
ETF obbligazionari senza rischio controparte
Tra i 61 nuovi ETF portati a Milano da UBS figurano nove fondi legati al mercato obbligazionario (4 su bond tedeschi con varie scadenze, altri quattro su Treasury Usa e uno su bond corporate). “Per ora l’offerta sull’obbligazionario si limita a indici core – ha rimarcato Rosti – ma contiamo di espanderla a indici più ricercati nel prossimo futuro”. Gli ETF obbligazionari sono tutti a replica fisica completa e non si avvalgono dell’attività di prestito titoli, non esponendo quindi l’investitore ad alcun rischio controparte.