Il Pil italiano passa in negativo, rischio stagnazione
Per l’Italia si aprono le porte della stagnazione. L’Istat ha infatti confermato per il secondo trimestre un calo del prodotto interno lordo italiano dello 0,3% rispetto al precedente trimestre. La variazione su base annua mostra così una contrazione dello 0,1%, contro il dato invariato della lettura preliminare. Il dato tendenziale è il peggiore dal 2003.
In calo quasi tutte le componenti del dato. Dai consumi (-0,2%), agli investimenti fissi (-0,2%), dove ha pesato il -0,9% degli investimenti in costruzioni, fino al -0,7% delle esportazioni.
Impietoso il confronto con i dati sulla crescita del secondo trimestre degli altri Paesi industrializzati. In termini tendenziali, il Pil è cresciuto del 2,2% negli Stati Uniti, dell’1,7% in Germania, dell’1,4% nel Regno Unito e dell’1,1% in Francia. Nel complesso, il Pil dei paesi dell’area euro è diminuito dello 0,2% in termini congiunturali ed è cresciuto dell’1,4% in termini tendenziali.
La Ue ha inoltre reso noto di attendersi per l’intero 2008 una crescita italiana pari a un ridotto +0,1%. L’annuncio è avvenuto nell’ambito di una più generale revisione delle stime di crescita per Eurolandia, tagliate al +1,3%.
Fonte: Istat
(notizia aggiornata alle ore 11.50)