Pil di Svezia e Svizzera deludono, giù corona e franco


Svizzera paga l’abbandono del cap
Il prodotto interno lordo del Paese elvetico ha evidenziato nel primo trimestre una contrazione trimestrale pari allo 0,2%. Un dato che si raffronta al +0,6% del trimestre precedente e all’invariato atteso dagli analisti. Male anche il dato annualizzato che sale solo dell’1,1% contro il +1,9% precedente e il +1,6% stimato dal consensus degli analisti intervistati da Bloomberg. Per l’economia svizzera si tratta della maggior contrazione degli ultimi 6 anni con l’export che ha pagato il forte rafforzamento del franco svizzero (+15% contro l’euro) a seguito della decisione della SNB di abbandonare la difesa del cap a 1,20 chf. Il presidente della Snb, Thomas Jordan, vede l’economia svizzera crescere appena sotto l’1 per cento nel 2015.
Sul forex il franco svizzero si muove in calo contro euro e dollaro con cross euro/chf risalito sopra 1,035.
Rallenta la Svezia
Indicazioni sotto le attese anche per la Svezia. Nei primi 3 mesi dell’anno il pil della maggiore economia scandinava ha segnato un progresso dello 0,4% su base trimestrale che si confronta con il balzo dello 0,8% del trimestre precedente (rivisto al ribasso da +1,1%). Le attese di consensus erano per un +0,6%. A livello tendenziale la crescita del pil svedese risulta del 2,4% dal 2,6% precedente (consensus +2,6%).
Lo scorso febbraio la Riksbank ha portato in negativo il livello dei tassi di interesse annunciando anche un programma di acquisto bond volto a contrastare i rischi di deflazione.
La corona svedese ha accelerato al ribasso dopo la diffusione del Pil con cross eur/sek in rialzo dello 0,46% a 9,305.