Notizie Dati Macroeconomici Pil dell’Eurozona giù dello 0,2% nel secondo trimestre. Delude lo Zew tedesco

Pil dell’Eurozona giù dello 0,2% nel secondo trimestre. Delude lo Zew tedesco

14 Agosto 2012 09:56
Nonostante la tenuta dell’economia tedesca e la capacità della Francia di evitare il passaggio a una crescita negativa, il Pil dell’eurozona scivola in negativo nel secondo trimestre dell’anno. I dati Eurostat hanno evidenziato una contrazione congiunturale pari allo 0,2% dopo la variazione nulla del primo trimestre 2012. La lettura risulta in linea con le attese del mercato. Su base annua la contrazione del Pil dei paesi dell’area euro risulta dello 0,4%, anche in questo caso in linea con le attese. A livello di singoli Paesi si segnala la tenuta della Germania (+0,3% congiunturale e +15 annuo) e anche la Francia evita la discesa del Pil per il terzo trimestre consecutivo facendo segnare un flebile +0,3% a/a. Tra i peggiori si confermano i Paesi del Sud Europa, in particolare la Grecia guida i ribassi con -6,2% annuo, seguita dal Portogallo con -3,3%. L’Italia cede il 2,5% annuo con un -0,7% t/t.  Su base trimestrale il peggiore risulta il Portogallo (-1,2% t/T) seguito in questo caso dalla Finlandia (-1%).

Produzione industriale torna a scendere a giugno, Italia in coda
In flessione anche la produzione industriale dell’eurozona, scesa a giugno dello 0,6%, dato è lievemente sopra il -0,7% atteso e che si confronta con il +0,6% del mese precedente. A livello tendenziale il calo risulta del 2,1%. Su base annua spicca la debolezza dell’attività economica in Italia con produzione industriale che segna un calo dell’8,2% a/a a giugno. Calo anche se decisamente meno marcato per Germania (-0,4%) e Francia (-2,6%).

Zew tedesco scende a -25,5 punti ad agosto, peggio delle attese 
Scende ancora ad agosto lo Zew tedesco. L’indice calcolato sulla base a un sondaggio effettuato dall’istituto di ricerca Zew tra 400 analisti ed esperti di finanza si è attestato ad agosto a -25,5 punti dai 19,6 punti del mese precedente. Il consensus era fermo a -19,3 punti. L’indice misura la fiducia degli investitori istituzionali tedeschi in relazione alle prospettive per i prossimi sei mesi e va a riflettere la differenza tra la quota di investitori che sono ottimisti e la quota di quelli che sono pessimisti. Lo Zew ha rimarcato come le attese per i prossimi 6 mesi si sono raffreddate in particolare per quanto concerne i settori maggiormente orientati all’export.