Piazza Affari zavorrata da Enel e Tim nell’ultima seduta di settembre, nuovi top 2021 per ENI
Ultima seduta del mese di settembre senza verve per Piazza Affari. La Borsa milanese, così come le altre principali piazze europee e Wall Street, archivia così un mese negativo che va a interrompere la serie di sette mesi consecutivi di rialzi con l'emergere di una inflazione più alta che ha comportato l'aumento dei rendimenti dei titoli di stato sulla prospettiva di politiche monetarie più restrittive da parte delle banche centrali.
L'indice Ftse Mib, dopo una prima parte di giornata in rialzo, ha chiuso a 25.683 punti, con una flessione dello 0,21%. In prima fila Tenaris (+1,81%) che si è giovata della promozione da parte di Credit Suisse che ha alzato il prezzo obiettivo a 7,3 euro (dal precedente 4,4 euro). In corsa anche ENI (+1,39%) che aggiorna i massimi annui sopra area 11,5 euro.
A tarpare le ali al Ftse Mib ha contribuito in maniera significativa il calo marcato di Enel (-2,09% a 6,651 euro), titolo di maggior peso dell'indice guida milanese. Da inizio anno Enel ha lasciato sul terreno oltre il 19 per cento, peggior blue chip in assoluto.
Male anche oggi Telecom Italia. Il titolo della maggiore tlc italiana ha ceduto quasi il -2% scivolando sotto quota 0,34 euro, sui minimi da novembre 2020. Da inizio anno il saldo di Telecom è di oltre -10%, secondo peggior titolo di tutto il Ftse Mib. Già ieri le vendite si erano abbattute cospicue sul titolo TIM complice il timore di una forte concorrenza per la realizzazione e gestione del Polo Strategico Nazionale (PSN), ovvero il cloud della pubblica amministrazione. Luigi Gubitosi, amministratore delegato di TIM, oggi ha rimarcato che la cordata guidata da TIM è "molto qualificata", sottolineando come il governo andrà a esaminare la proposta nei prossimi giorni e ritiene che saranno soddisfatti di quello che troveranno. Gubitosi ritiene che, siccome il piano Pnrr parte dal 1 gennaio 2022, il progetto cloud debba partire in tempi relativamente brevi. "Noi siamo pronti a partire domani mattina", ha aggiunto.
L'indice Ftse Mib, dopo una prima parte di giornata in rialzo, ha chiuso a 25.683 punti, con una flessione dello 0,21%. In prima fila Tenaris (+1,81%) che si è giovata della promozione da parte di Credit Suisse che ha alzato il prezzo obiettivo a 7,3 euro (dal precedente 4,4 euro). In corsa anche ENI (+1,39%) che aggiorna i massimi annui sopra area 11,5 euro.
A tarpare le ali al Ftse Mib ha contribuito in maniera significativa il calo marcato di Enel (-2,09% a 6,651 euro), titolo di maggior peso dell'indice guida milanese. Da inizio anno Enel ha lasciato sul terreno oltre il 19 per cento, peggior blue chip in assoluto.
Male anche oggi Telecom Italia. Il titolo della maggiore tlc italiana ha ceduto quasi il -2% scivolando sotto quota 0,34 euro, sui minimi da novembre 2020. Da inizio anno il saldo di Telecom è di oltre -10%, secondo peggior titolo di tutto il Ftse Mib. Già ieri le vendite si erano abbattute cospicue sul titolo TIM complice il timore di una forte concorrenza per la realizzazione e gestione del Polo Strategico Nazionale (PSN), ovvero il cloud della pubblica amministrazione. Luigi Gubitosi, amministratore delegato di TIM, oggi ha rimarcato che la cordata guidata da TIM è "molto qualificata", sottolineando come il governo andrà a esaminare la proposta nei prossimi giorni e ritiene che saranno soddisfatti di quello che troveranno. Gubitosi ritiene che, siccome il piano Pnrr parte dal 1 gennaio 2022, il progetto cloud debba partire in tempi relativamente brevi. "Noi siamo pronti a partire domani mattina", ha aggiunto.