Piazza Affari: settimana positiva per il Ftse Mib, banche in evidenza
La Borsa di Milano, dopo alcune settimane passate in apnea, ha portato a termine un’ottava in territorio positivo. Il voto del Parlamento greco a favore del piano di austerity da 28,5 miliardi di euro, promosso dal governo Papandreou, ha riportato un po’ di ottimismo sui mercati finanziari. La decisione del Parlamento ellenico, infatti, sbloccherà la quinta tranche di aiuti da 12 miliardi che l’Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale faranno recapitare nelle casse dello Stato greco. Condizione necessaria per scongiurare il default di Atene e poter porre le basi per le trattative sul nuovo piano di aiuti, che secondo le ultime indiscrezioni non dovrebbe essere molto inferiore al precedente da 110 miliardi di euro.
Secondo Equita, in un report uscito un paio di giorni fa, la correzione del mercato è giunta alla sua conclusione. Il broker è infatti convinto che dopo il disastro Lehman, i Governi non possano più rischiare la via dei “default controllati” e debbano pertanto tentare la strada degli accordi. Secondo gli analisti della sim milanese, gli investitori devono focalizzarsi su alcuni fattori positivi tra i quali la domanda finale che beneficerà della ripresa giapponese e del declino dei prezzi delle commodity. Altri fattori di sostegno sono individuati nei bassi debiti societari e negli spazi che si sono creati per operazioni di M&A e di riacquisto di azioni proprie. Infine Equita fa notare come le azioni stiano scambiando le azioni su valori attraenti.
Nell’ultima settimana il listino milanese (Ftse Mib avanti di oltre 5 punti percentuali) è stato soprattutto favorito dalla ripresa del comparto bancario, il più penalizzato nel corso della crisi greca. Nel settore spicca il +15,20% della Banca Popolare di Milano, pesantemente condizionata nelle scorse settimane dalle polemiche innescate con l’ispezione di Bankitalia e dall’attesa snervante per l’assemblea straordinaria di sabato scorso. Acquisti sostenuti anche su Intesa SanPaolo (+8,90%) e Unicredit (+8,50%), è più contenuti su Banco Popolare (+4,48%) e Ubi Banca (+4,92%). Meno incisiva la performance del Monte dei Paschi (+2,81%), ancora impegnato nell’aumento di capitale da 2,1 miliardi di euro.
Anche oggi i titoli delle banche viaggiano nelle prime posizioni: Bpm guadagna il 6,38% a 1,733 euro, Mps il 5,17% a 0,549 euro, Ubi Banca l’1,08% a 3,924 euro, Intesa SanPaolo l’1,42% a 1,863 euro e Unicredit l’1,44% a 1,48 euro. Secondo numerosi articoli apparsi stamattina sulla stampa la versione finale della manovra appena varata avrebbe stralciato la tassazione al 35% per gli utili da trading e introdotto una tassazione aggiuntiva su quanto già pagato pari al 7%. Sempre secondo la stampa, inoltre, sarebbe stato stralciato il provvedimento che prevedeva l’introduzione di una tassa pari al 1,5 per mille sulla compravendita di azioni e bond (esclusi i Titoli di Stato). “E’ una notizia positiva per le banche che comunque avrebbero avuto un impatto negativo dalla manovra limitato”, è il commento odierno di Intermonte.