Piazza Affari sconta il Dividend Day, Ftse Mib sotto i 20mila punti
Seduta decisamente negativa a Piazza Affari che risente dello stacco del dividendo di ben 19 società presenti sul Ftse Mib, oltre ad una ventina di aziende a piccola e media capitalizzazione. Questo ha un impatto sul valore degli indici borsistici visto che in occasione dello stacco il prezzo delle azioni subisce una riduzione pari all’importo della cedola distribuita. L’indice Ftse Mib segna un tonfo di oltre il 3%scendendo sotto la soglia dei 20 mila punti per la prima volta dal 4 marzo scorso. Dal fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund, dopo una partenza in area 172 punti, è volato in area 185 punti base con il rendimento del Btp decennale al 3,16%.
Sul listino delle blue chips italiano staccano la cedola Assicurazioni Generali (-3,76% a 15,84 euro), Atlantia (-0,89% a 18,73 euro), Azimut (-0,95% a 18,69 euro), Buzzi Unicem (-1,02% a 11,64 euro), Campari (-1,39% a 6,02 euro), Enel Green Power (-2,19% a 2,05 euro), Eni (-2,73% a 18,11 euro), Finmeccanica (-0,77% a 5,75 euro), Gtech (-2,27% a 19,74 euro), Intesa Sanpaolo (-2,91% a 2,19 euro), Luxottica (-2,08% a 40,81 euro), Mediolanum (-4,18% a 5,6 euro), Salvatore Ferragamo (-2,66% a 22,29 euro), Snam (-3,70% a 4,15 euro), Tenaris (-1,66% a 15,36 euro), Tod’s (-2,25% a 97,6 euro), Unicredit (-3,11% a 5,76 euro), Ubi Banca (-2,36% a 5,78 euro) e UnipolSai (-0,49% a 2,39 euro).
Non solo effetto dividendo. Eni risente anche dell’evolversi della situazione in Libia, con le sparatorie e l’attacco al Parlamento a Tripoli con inevitabili impatti negativo sulla produzione del Cane a sei zampe. Da parte sua Mediolanum deve fare i conti con la riduzione del target price da parte di Goldman Sachs, passato a 7,15 euro dal precedente 7,45 euro. Credit Suisse ha invece abbassato il prezzo obiettivo su Mediaset (-1,49% a 6,61 euro) a 5 euro da 5,6 euro. In decisa controtendenza World Duty Free che sul Ftse Mib avanza dell’1,77% a 9,46 euro grazie alla promozione di Citigroup che ha alzato il giudizio a buy da neutral.
Monte dei Paschi (-2,75% a 21,17 euro) invece si prepara a dire addio al presidente della Fondazione Mps, Antonella Mansi. L’ex numero uno di Confindustria Toscana, chiamata alla guida dell’ente senese nel settembre 2013, ha annunciato di voler tornare ad occuparsi dell’azienda di famiglia e il prossimo 9 giugno dopo appena 8 mesi lascerà il proprio incarico a Palazzo Sansedoni. “Si è concluso un ciclo. Gli obiettivi erano chiari, il mio lavoro e il mio servizio al territorio è finito”, così Mansi in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. “Capisco che sembri strano che non sono una ‘poltronara’ ma è così. Potevo perdere tutto in termini di reputazione e credibilità. Ho attraversato un guado non semplice e non l’ho fatto di certo per fare carriera. E credo di poter ora seguire le mie traiettorie”. Quali? “Continuo a essere il vicepresidente di Confindustria e manager della mia azienda”, precisa Mansi che esclude una sua candidatura alla presidenza di Confindustria.